Elio Vito sferza Draghi: "Ci saranno le sue dimissioni, Berlusconi non può essere il nome della destra per il Quirinale"
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Elio Vito sferza Draghi: "Ci saranno le sue dimissioni, Berlusconi non può essere il nome della destra per il Quirinale"

Ora l’ex radicale un tempo berlusconiano di ferro è a tutti gli effetti un dissidente o, meglio, una voce fuori dal coro. Da parlamentare di Forza Italia ha votato contro la manovra

Elio Vito sferza Draghi: "Ci saranno le sue dimissioni, Berlusconi non può essere il nome della destra per il Quirinale"
Elio Vito
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3 Gennaio 2022 - 11.19


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Da tempo è in rotta di collisione con Berlusconi, Forza Italia e con la destra sovranista: dal Ddl Zan passando per tutte le altri leggi che riguardano i diritti civili.

Ora l’ex radicale un tempo berlusconiano di ferro è a tutti gli effetti un dissidente o, meglio, una voce fuori dal coro.

 “Ma voi avete capito qualcosa di quello che hanno deciso? Nessuno ha idea di cosa debba fare. Dopo tante critiche a Conte, perché era costretto a varare Dpcm in piena notte per la mattina successiva, il governo dei migliori fa lo stesso, se non peggio”. 

Con queste parole Elio Vito, deputato ‘dissidente’ di Forza Italia (non ha votato la fiducia al governo sulla manovra), commenta i provvedimenti adottati da Draghi per fronteggiare la quarta ondata pandemica.

“Nonostante il governo si sia affidato a un prode Generale come commissario – aggiunge -, non mi sembra abbia saputo gestire questa fase: le code alle farmacie sono sotto gli occhi di tutti, si fa fatica a fare i tamponi molecolari, le Ffp2 sono introvabili o al centro di forti rincari per cui servirà calmierare i prezzi: vedremo cosa diranno stavolta i campioni del liberismo da tastiera”.

Sulla possibilità che Draghi vada al Quirinale, “mi pare che le sue quotazioni siano al ribasso – afferma l’esponente di Forza Italia -, ma mi sembra altrettanto chiaro che questa sia stata la sua ultima manovra. Comunque vada il voto per il Colle, ci saranno le dimissioni di Draghi e non sarà un passaggio solo formale. Le elezioni anticipate sono probabili”.

Infine, sulle possibilità di Berlusconi al Colle, per Vito, “se è vero che la destra ha il diritto-dovere di indicare un candidato, questo nome non può non essere Berlusconi. Non ha senso andare su figure minori, lasciamo perdere Casini e Pera”.

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