Mattarella su piazza Fontana: "Chiara la matrice fascista, con le bombe volevano fermare la democrazia"
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Mattarella su piazza Fontana: "Chiara la matrice fascista, con le bombe volevano fermare la democrazia"

Nel 52° anniversario della strage alla banca nazionale dell'agicoltura di Milano il presidente della repubblica ha ricordato itentativi eversivi e le zone d'ombra"

Mattarella su piazza Fontana: "Chiara la matrice fascista, con le bombe volevano fermare la democrazia"
Sergio Mattarella
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12 Dicembre 2021 - 11.18


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Parole come sempre non scontate e né rituali quelle del presidente Mattarella, che ancora una volta nel ricordare la strage che diede inizio alla strategia della tensione ha messo in chiamo la matrice neo-fascista e i depistaggi che hanno impedito il completo accertamento della verità, anche se della strage di piazza Fontana ormai si sa quasi tutto.

La dichiarazione di Mattarella

«Il micidiale ordigno che 52 anni or sono venne fatto esplodere nella sede della Banca nazionale dell’Agricoltura, in piazza Fontana a Milano, distrusse vite innocenti, sconvolse il Paese, diede avvio a una scia di sangue e terrore che la nostra comunità riuscì a fermare solo dopo anni di impegno e sofferenze.

La memoria di quel feroce attentato resta indelebile nella storia della Repubblica. Venne concepito ed eseguito allo scopo di colpire la democrazia nata dalla lotta di Liberazione, di interrompere il processo di crescita nella partecipazione e nei diritti, di volgere in senso autoritario le istituzioni volute dalla Carta costituzionale.

Le lunghe vicende processuali hanno lasciato vuoti e verità non pienamente svelate. Si tratta di ferite aperte, non soltanto per le famiglie delle vittime, ma per la Repubblica intera. Tuttavia, nonostante manipolazioni e depistaggi, emerge nettamente dal lavoro di indagine e dalle sentenze definitive la matrice eversiva neofascista e l’attacco deliberato alla vita democratica del Paese.

Tutto questo è stato chiaro ben presto alla città di Milano e alla comunità nazionale. La risposta unitaria, solidale, di popolo contro il terrorismo, e contro tutti i terrorismi che insanguinarono l’Italia dopo piazza Fontana, è risultata decisiva per isolare, sradicare e quindi sconfiggere l’eversione. La prova a cui l’Italia venne sottoposta fu drammatica. Ma vinse la democrazia, e con essa prevalsero i valori di cui la Costituzione è espressione.

Anche per questo è necessario fare memoria. La democrazia è un bene prezioso che va continuamente difeso e ravvivato. E l’unità che il nostro popolo ha saputo manifestare, quando l’aggressione ha riguardato i diritti fondamentali della persona e le basi stesse della convivenza, costituisce un patrimonio tuttora prezioso.

Passare il testimone alle generazioni più giovani vuol dire trasmettere quella civiltà che è frutto di storia, di cultura, di sacrificio e intelligenza collettiva».

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