Bettini: "Colpisce l'aggressione verso Letta che voleva Conte alle suppletive: era una scelta di buonsenso"
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Bettini: "Colpisce l'aggressione verso Letta che voleva Conte alle suppletive: era una scelta di buonsenso"

Il dirigente nazionale del Pd: "Conte è il Presidente di un partito che ha la maggioranza relativa, si va verso l'elezione del Presidente della Repubblica. Letta ha voluto compiere un gesto che avesse un carattere istituzionale"

Bettini: "Colpisce l'aggressione verso Letta che voleva Conte alle suppletive: era una scelta di buonsenso"
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8 Dicembre 2021 - 12.28


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Quale il destino di Draghi? Al Quirinale? Difficile, visto che la maggioranza di deputati e senatori non vuole elezioni anticipate, anche perché perderebbero il seggio.

E quale il rapporto tra Pd e M5s che è sotto il tiro di Calenda e Renzi ma anche in una parte del pafrtito democratico.

“Letta ha avuto la cortesia e l’attenzione di informarmi circa la possibile candidatura di Conte alle elezioni suppletive per il collegio di Roma centro. Letta ha fatto un atto intelligente e di generosità perché il M5S in varie occasioni, come a Bologna, ha aiutato il nostro candidato senza avere controparte, a Siena ha aiutato Letta; c’era una volontà del nostro segretario di rinsaldare un rapporto che considera importante per la prospettiva politica unitaria del Pd. Conte aveva più volte sottolineato la sua perplessità, naturalmente quando la proposta è stata avanzata da Letta ha avuto un supplemento di riflessione ma poi ha confermato il suo diniego”.

Così Goffredo Bettini, dirigente nazionale del Pd, intervenendo a SkyTg24 risponde a una domanda sulla candidatura poi sfumata di Giuseppe Conte per le elezioni suppletive al collegio di Roma centro della Camera dei deputati.

“Colpisce l’aggressione verso una cosa di buonsenso, Conte è il Presidente di un partito che ha la maggioranza relativa, si va verso l’elezione del Presidente della Repubblica. Letta ha voluto compiere un gesto che avesse un carattere istituzionale: il M5S è un partito che ha governato con noi, è giusto che il suo Presidente sia in Parlamento al momento così delicato dell’elezione del Presidente della Repubblica. È ignobile addossare la croce a Letta, nella politica di oggi gli atti puliti, trasparenti, con motivazioni politiche vengono addirittura capovolti e diventano errori e forme di mancanza di capacità tattica-politica”, ha proseguito Bettini.

Ma il punto è un altro: dopo le elezioni del nuovo Capo dello Stato ci sarà una situazione politica in grado di garantire continuità?

 “La mia preoccupazione è che non si elegga Draghi a Presidente, quindi rimane premier e poi alla fine il governo non regge. Abbiamo un governo che, data la sua ampiezza, ha anche una sua fragilità e conflittualità. Avremmo così una situazione in cui Draghi sarebbe tolto dalla politica italiana in tutti i ruoli possibili e questo non sarebbe positivo. Si può anche attutire il valore politico del governo Draghi, renderlo molto stringente sul piano programmatico e penso che a quel punto Draghi possa arrivare al 2023. Questo sarebbe un grandissimo fatto positivo per il Paese. Il Pd comunque è pronto a sostenere il governo Draghi fino al 2023”.

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