Malpezzi sui fascisti: "A destra troppe timidezze nel censurare le aggressioni"
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Malpezzi sui fascisti: "A destra troppe timidezze nel censurare le aggressioni"

La presidente dei senatori democratici: "Mi domando se con questi presupposti la destra abbia la credibilità necessaria per guidare il Paese".

Simona Malpezzi
Simona Malpezzi
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10 Ottobre 2021 - 11.34


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Non sono mancati gli insulti a Mario Draghi, ai sindacati e ai giornalisti. Tra fumogeni, bandiere tricolori e saluti romani, imanifestanti contro il Green Pass si sono radunati a migliai in Piazza del Popolo spostandosi con un’onda d’urto tale da spostare anche la polizia in tenuta antisommossa.
La presidente dei senatori del Pd Simona Malpezzi, questa mattina a Sky Agenda ha espresso tutta la sua rabbia: “Il mondo della politica non può stare a guardare”.
“Le immagini delle violenze di ieri contro le forze dell’ordine e la sede della Cgil sono impressionanti. Sono convinta che la politica tutta debba esprimere una condanna ferma e unanime senza ambiguità e penso che nei mesi scorsi, avrebbe dovuto avere una sola voce su vaccini e green pass, che sono strumenti per ripartire e riappropriarci della normalità. Invece, vedo a destra distinguo preoccupanti e molta timidezza nel censurare con parole chiare le aggressioni di ieri”.
Ha poi continuato: “Capisco che FdI stia all’opposizione ma certi gesti e comportamenti, come quelli evidenziati dall’inchiesta di Fanpage, non contribuiscono a fare chiarezza. Penso alle parole o alla gestualità di Fidanza e di altri dirigenti o candidati di quel partito che non possono essere ridotti a folklore perché sono molto gravi. A ciò si aggiunga la solidarietà espressa nei confronti della Polonia e dei Paesi sovranisti che in questi giorni rivendicano muri contro i migranti e il primato del diritto nazionale contro quello europeo e quindi negano trattati, valori comuni e un futuro di maggiore integrazione. Mi domando se con questi presupposti la destra abbia la credibilità necessaria per ambire a guidare il Paese. Io penso di no e credo sia necessario che ci sia una presa di distanza dal fascismo e dalla violenza più netta”.

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