L'accusa di Sassoli sul muro europeo anti-migranti "Mette in pericolo i valori della democrazia"
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L'accusa di Sassoli sul muro europeo anti-migranti "Mette in pericolo i valori della democrazia"

Il presidente del Parlamento europeo: "L'Unione non può diventare una fortezza contro la povera gente che scappa per la guerra, la fame o da regimi infami"

Militari al confine tra Polonia e Bielorussia
Militari al confine tra Polonia e Bielorussia
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9 Ottobre 2021 - 10.30


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Ma i fili spinati di Orban erano un’eccezione o devono diventare il simbolo dell’Unione Europea?

Fossimo sulla strada dell’imitazione del peggior Trump?
La proposta di costruire un muro per contenere il passaggio dei migranti avanzata da 12 Paesi europei rappresenta un “degrado morale che mette seriamente in pericolo i valori della democrazia europea”.

Ne è convinto il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, secondo il quale “l’Unione non può diventare una fortezza contro la povera gente che scappa per la guerra, la fame o da regimi infami”.

“Proteggere i nostri confini, specie quando sono minacciati da regimi autoritari – chiarisce Sassoli in un’intervista a Repubblica – è un dovere nei confronti dei nostri cittadini, ma alzare muri contro persone disperate sarebbe rinnegare i nostri valori e perdere la nostra umanità”.

Quella di innalzare barriere è dunque un’iniziativa “da respingere decisamente nei suoi fondamenti. L’unica soluzione è una politica comune europea che salvaguardi il diritto d’asilo e regoli i flussi migratori. I Paesi di frontiera non possono essere lasciati da soli a gestire questi fenomeni e ne sa qualcosa anche l’Italia”. E in ogni caso, “davanti a un muro non sparisce l’immigrazione: cambiano soltanto le rotte. Occorre assumere le frontiere esterne come frontiere di tutti e lavorare per soluzioni comuni”.
Sassoli definisce poi “preoccupante” la decisione della Corte polacca di rigettare il principio della supremazia dei trattati europei sulla legge nazionale e sottolinea che “la supremazia dei trattati europei è indiscutibile. Mi auguro che vi sia ancora la possibilità di evitare una crisi irreversibile. Tuttavia dev’essere chiaro che il primato del diritto europeo sul diritto nazionale non può essere messo in discussione”.

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