L'alleanza Pd-5Stelle riparte dal salario minimo: Conte e Letta lo rilanciano come misura chiave
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L'alleanza Pd-5Stelle riparte dal salario minimo: Conte e Letta lo rilanciano come misura chiave

L'ex premier M5s: "Il patto con Draghi inizi da questo"

Conte e Letta
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24 Settembre 2021 - 12.44


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I 5 Stelle e il Pd hanno (forse) trovato la quadra per far ripartire un’alleanza azzoppata e che fino ad ora ha puntato solo su nomi e candidati. I leader Conte e Letta infatti ora rilanciano il salario minimo come misura da portare insieme sull’ “altare” del programma di governo.
I temi da inserire nel piano di cui ha parlato ieri il premier Mario Draghi “sono quelli della sicurezza del lavoro, da cui non si può prescindere. Il secondo tema è quello del salario minimo, una battaglia di cui siamo convinti, perchè il cosiddetto lavoro povero non favorisce una buona allocazione nel mercato del lavoro e la qualità di vita senza la quale non possiamo contrastare il calo demografico. 
Io credo che ci siano le condizioni, questo non significa emarginare la contrattazione collettiva, ma dobbiamo metterci intorno a un tavolo, afferrare questa battaglia”. Lo ha detto Giuseppe Conte intervenendo a Futura, la tre giorni di incontri promossa dalla Cgil a Bologna. 
“Io vorrei ricordare che già dal mio primo anno di presidenza le porte di palazzo Chigi sono state aperte ai sindacati e alle altre associazioni di categoria. In alcuni governi del passato, al contrario, si era pensato di scegliere un indirizzo diverso. Nel periodo della pandemia, abbiamo affrontato da subito il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro, siamo stati per oltre 18 ora a Palazzo Chigi”, ha ricordato Conte.
“Ancora, la parità uomo-donna. Oggi quando si viene assunti la donna è spesso assoggettata a domande come se vuole avere figli. Abbiamo sperimentato una misura in cui io e il ministro Giuseppe Provenzano abbiamo puntato molto: la decontribuzione per il lavoro al Sud che sta avendo risultati straordinari. 
Questa decontribuzione dobbiamo renderla decennale. Dobbiamo lavorare per le crisi di impresa, ma adesso siamo in mare aperto e le crisi che già c’erano si stanno acuendo. Dobbiamo completare le norme per la delocalizzazione, un quadro che va affrontato in un quadro europeo di dumping fiscale. Dobbiamo creare un quadro più omogeneo. 
Per la crisi di impresa la prospettiva è quella del salvataggio dell’impresa da parte dei lavoratori. Negli Usa è stato fato un esperimento su questo e i risultati ci sono stati”. E, conclude Conte: “Credo al patto, ma le forze politiche devono essere responsabili”.
“La questione sul salario minimo è tema europeo come la garanzia di piena occupabilità. Unire i diritti civili delle persone e il lavoro come emancipazione, il lavoro buono. Sono convinto fermamente che in Italia siamo indietro da tutti e due i punti di vista e continuerò a battermi per tenere insieme questo percorso e perchè in Parlamento si vada avanti su alcune materie”. 
Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, partecipando a Futura, la tre giorni di incontri organizzato dalla Cgil a Bologna. “Ho trovato un Pd che in parlamento è il 12% delle forze parlamentari, fra elezioni perse e scissioni. Fare in modo di far pesare questo 12% non è semplice. il benchmark, per noi, è quello europeo, sia sul lavoro che sui diritti”, aggiunge Letta.

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