Il solito sessismo del consigliere Fdi di turno: "Le risse colpa delle ragazzine in shorts"
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Il solito sessismo del consigliere Fdi di turno: "Le risse colpa delle ragazzine in shorts"

Marco Dondolini, consigliere comunale di Viareggio ora si giustifica: "Mi scuso per il passaggio del mio intervento che non rappresenta certamente il mio pensiero sul tema"

Marco Dondolini
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2 Luglio 2021 - 12.22


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L’ignoranza con cui tali dichiarazione erano state fatte era tale da non chiedersi neanche da quale partito potessero provenire.

Il consigliere Marco Dondolini nei giorni scorsi aveva assegnato la troppa colpa delle risse nella sua città, Viareggio, alle ragazzini in shorts.

Questo era stato il suo intervento completo: “Ci sono gruppi di ragazzine di 12-13 anni tutte belle scoperte. Gli shorts portati dal fondo schiena in su, pancia e ombelico in vista. Hanno il telefonino in mano e istigano i ragazzi a picchiare, perché magari sono state avvicinate da altri”. La causa delle risse tra giovanissimi sarebbe dovuta all’abbigliamento delle adolescenti. 

“Sono padre di una figlia e mai mi sognerei di fare considerazioni di tipo sessista”, esordisce, “mi scuso per il passaggio del mio intervento che non rappresenta certamente il mio pensiero sul tema. Prendo atto, allo stesso tempo, che tale passaggio sia stato estrapolato artatamente dal mio intervento complessivo, durato oltre 10 minuti, per avviare questa assurda strumentalizzazione. Una operazione che ha avuto effetti vergognosi visti i commenti sconvenienti e le offese comparse sui profili social di mia figlia nelle ore successive”.

“Il tema di cui si parlava in consiglio, è che era mesi che attendevo fosse inserito all’ordine del giorno – aggiunge in una nota – era quello della sicurezza in Passeggiata e non solo. Inutile che maggioranza e centrosinistra si nascondano dietro un dito” perché è “un fenomeno che non dà purtroppo cenni di flessione e per le quali l’Amministrazione comunale ha messo in campo ben poco. Mi pare evidente a questo punto che si sia voluto creare un polverone proprio per eludere tale urgenza di attenzione”.

“Mi auguro che quelle stesse realtà femminili che oggi gridano allo scandalo o i partiti di centrosinistra interessati a parlare di pantaloncini e non di violenza – conclude Dondolini – esprimano le stesse severe parole verso chi, oggi, ha rivolto frasi insinuanti e pesanti a me e mia figlia”. 

 

 

 

 

 

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