Sindaco di Torino: il Pd auspica un 'patto di non belligeranza' con M5s
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Sindaco di Torino: il Pd auspica un 'patto di non belligeranza' con M5s

Il segretario regionale piemontese del Pd Paolo Furia: "Il nostro avversario e' la destra, e che il dialogo deve continuare anche se non ci possiamo alleare".

Paolo Furia
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14 Giugno 2021 - 20.22


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Le divisioni potrebbero mettere a rischio Torino?
Non un’alleanza ma un “patto di non belligeranza” con il M5s. A proporlo il segretario regionale del Pd Paolo Furia.
“Al Movimento 5 Stelle – ha spiegato Furia – diciamo che ci incontreremo, perché il nostro avversario è la destra, e che il dialogo deve continuare anche se non ci possiamo alleare.
Non importa quanto aggressive siano le parole di qualcuno oggi.
Propongo un ‘patto di non belligeranza’ in cui ognuno giochera’ sulla propria identita’ e sull’orgoglio della propria proposta, parlando della città e del suo futuro”. 
Per Furia “la posta in gioco non è solo ‘contro’ una destra nera a dispetto della bella immagine del candidato. La posta in gioco è la speranza, la credibilità di una proposta reale che guardi al futuro e ai nostri valori.
Molto, tutto dipende da noi. E ho fiducia che il Pd e tutto il resto del centrosinistra saranno all’altezza delle attese dei tanti che guardano a noi con attenzione”.
Parlando del centrosinistra, Furia sottolinea che “da oggi i distinguo pubblici stanno a zero. Il candidato sindaco è uno solo, pienamente legittimato dalle regole che ci siamo dati. Il suo dovere è riconoscere i percorsi di chi ha combattuto una bella battaglia, una battaglia vera, come le primarie. Il dovere di chi è arrivato secondo, terzo e quarto è di mettersi a disposizione. Il dovere del Pd e di tutta la coalizione che per un anno ha lavorato insieme sin qui è stringerci intorno al nostro candidato, di assumere un contegno, una disciplina e un vigore morale che ci renda distinti, che ci faccia riconoscere in positivo. Ci sarà bisogno di tutti e in particolare di chi è arrivato secondo, terzo e quarto alle primarie”.

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