La sindaca di Crema: "Bisogna rivedere subito il sistema. Se cade un albero non può essere colpa nostra"
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La sindaca di Crema: "Bisogna rivedere subito il sistema. Se cade un albero non può essere colpa nostra"

Stefania Bonaldi: "Se un albero cade non è colpa di chi amministra"

Stefania Bonaldi
Stefania Bonaldi
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9 Giugno 2021 - 07.27


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L’avviso di garanzia arrivato dopo che un bambino si è schiacciato due dita delle mano in una porta tagliafuoco mentre era all’asilo per la sindaca di Crema, Stefania Bonaldi, è stato “di primo acchito un grande avvilimento. Ci sono voluti un paio di giorni per metabolizzare. Poi vai avanti con un impegno anche più forte di prima, ma è stato un brutto colpo. Fortunatamente, ed è quello che conta, il bambino non ha riportato lesioni permanenti. Ma a spiegare tutto basterebbe la locandina dei giornali: ‘Bimbo si schiaccia due dita, sindaca indagata’. Potrebbe sembrare il Vernacoliere”.
“Nel merito – ha confessato in un’intervista a ‘la Repubblica’ – ritengo di avere ampie motivazioni per contestare quanto mi viene addebitato, ma quello che mi interessa ora è il dibattito aperto in modo bipartisan a livello nazionale: il rischio concreto è che un sindaco finisca per avere responsabilità oggettive per qualsiasi cosa accada nel suo Comune”.
Un sindaco – ha aggiunto Bonaldi – rischia “un avviso per abuso d’ufficio ogni volta che mette una firma e se non la mette un’imputazione per omissione di atti di ufficio. Cade un albero, un automobilista perde il controllo per un buca, c’è una frana, un’alluvione, per la calca in uno stadio cade un muretto ed è colpa del sindaco. È urgente una modifica della legge in modo da circoscrivere le responsabilità. Non dico che non dobbiamo averle, ma non siamo tuttologi. È una battaglia di civiltà per continuare ad avere una classe dirigente che si metta al servizio senza una spada di Damocle sulla testa ogni giorno”.
“Da Gori a Nardella fino a Ricci, sto ricevendo – ha sottolineato la sindaca di Crema – grande solidarietà forse perché tutti sanno che potrebbe accadere anche a loro in qualsiasi momento. Mi ha chiamata Appendino, Sala mi ha detto che avrebbe parlato della necessità di una riforma con il presidente Mattarella, che è a Milano. Lo stesso presidente di Anci Decaro lo sta dicendo da tempo. Dobbiamo aprire una riflessione seria altrimenti non troveremo più candidati disposti a servire la propria comunità. Non c’è niente che dia più soddisfazione del mestiere di sindaco, ma è diventato troppo rischioso”.

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