Cirinnà contro l'ostruzionismo sulla legge Zan: "No ai ricatti di Ostellari"
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Cirinnà contro l'ostruzionismo sulla legge Zan: "No ai ricatti di Ostellari"

La senatrice del Pd: "Sappiamo già, per quello che è successo in questi mesi, che un accordo politico con la destra non è possibile perché il ddl Zan non lo vuole".

Monica Cirinnà
Monica Cirinnà
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27 Maggio 2021 - 14.32


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La volontà di rallentare la calendarizzazione del Ddl Zan per l’approvazione in Senato da parte di questa destra oscurantista è chiara.

Una legge che deve essere approvata al più presto per non permettere mai più che accadano episodi di violenza nel nostro paese: questo chiede Monica Cirinnà, segretaria della commissione Giustizia, in contrasto con il presidente Ostellari che ha vuole ammettere un numero spropositato di audizioni che farebbe slittare ogni tipo di approvazione.

“La commissione Giustizia del Senato ancora una volta non ha potuto votare. Il presidente Ostellari ci ha posto di fronte ad un ricatto: si faccia un tavolo politico per capire se è possibile chiudere una mediazione mentre lui si impegnerebbe a terminare le audizioni, 70 con documenti scritti e 70 in presenza o via web. E solo dopo la conclusione del tavolo politico si fisserebbe il termine per presentare emendamenti.

Questo è un ricatto inaccettabile. Il calendario della Commissione deve essere chiaro, ci deve essere la possibilità, nel caso non ci sia alcun accordo, di andare in aula entro luglio”.

“Chiediamo quindi- aggiunge- che entro il 29 giugno sia chiuso il termine emendamenti e la discussione generale con le audizioni. Non accettiamo nessun ricatto da parte del presidente della Commissione. D’altra parte sappiamo già, per quello che è successo in questi mesi, che un accordo politico con la destra non è possibile perché di fatto il ddl Zan non lo vuole”.

“La Commissione deve poter fare il proprio lavoro- conclude Cirinnà- Il metodo Ostellari serve solo a creare tempo per fare ostruzionismo”.

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