E’ bagarre aperta tra sindacati e governo per quanto riguarda il blocco dei licenziamenti.
Il leader della Uil Pierpaolo Bombardieri ha fatto alcuni conti sui lavoratori che rischiano di rimanere tagliati fuori: “Il range dei posti a rischio alla fine del blocco dei licenziamenti dal primo luglio va da 500.000 a 2 milioni”.
Lo ha detto parlando di “bomba sociale” se non si farà, prima della fine del blocco dei licenziamenti, la riforma degli ammortizzatori sociali.
“Ci aspettiamo una situazione molto complicata – afferma – Bankitalia dice che le persone sicuramente a rischio sono oltre 500.000. I nostri dati parlano di una platea due milioni. Il range è tra i 500.000 e i due milioni. Bisogna dare una risposta ai lavoratori per non far scoppiare una bomba sociale”.
Il presidente del Consiglio, Mario Draghi sulla questione blocco dei licenziamenti “ha ascoltato solo Confindustria” ha affermato il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, in un’intervista a Radio anch’io affermando che la norma non è stata frutto di mediazione ma “recepimento delle richieste di Confindustria”.