Sta facendo discutere la vicenda delle intercettazioni verso i giornalisti, dopo il caso Libia della reporter Nancy Persia.
A difendere la categoria è il deputato Pd Walter Verini, coordinatore in commissione Antimafia del Comitato a tutela dei giornalisti minacciati
“Sulla vicenda dei giornalisti d`inchiesta intercettati per mesi, con violazione della privacy, del segreto professionale e della tutela delle fonti, già da più parti sono state espresse incredulità, condanna dell`abuso, solidarietà. E annunciate iniziative parlamentari. Anche noi intendiamo interrogare il ministro della Giustizia, perché il Parlamento sia pienamente informato su quanto accaduto e sulle iniziative che si stanno intraprendendo a questo fine, su positivi accertamenti, valutando anche un`ispezione agli uffici giudiziari coinvolti”.
“Tra le intercettazioni risaltano, fatto ancora più inquietante, quelle – sottolinea – tra la giornalista Nancy Porsia e il suo avvocato, Alessandra Ballerini, legale della famiglia Regeni: una conversazione assolutamente priva di rilevanza penale ma in grado di mettere a repentaglio la sicurezza delle interlocutrici e dei genitori di Giulio. Si tratta di una trascrizione operata e diffusa in spregio del principio di inviolabilità delle conversazioni fra avvocato ed assistito”.
“Insomma, ce n`è quanto basta perché sia fatta piena luce. E perché il Parlamento colga anche questa occasione per accelerare il più possibile sulla strada dell`approvazione di norme a tutela del giornalismo d`inchiesta, come la nuova legge sulla diffamazione a mezzo stampa, contro le querele temerarie ‘bavaglio’, per la piena tutela delle fonti. Difendere il giornalismo d`inchiesta, la libertà di informazione vuol dire tutelare quella di tutti”, conclude.