L'accusa di Zanda (Pd): "Con la crisi potenze politiche e finanziarie pensano di comprarsi l'Italia"
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L'accusa di Zanda (Pd): "Con la crisi potenze politiche e finanziarie pensano di comprarsi l'Italia"

L'ex tesoriere democratico: "Nuovi governi con Renzi sono impossibili, in questo momento gli italiani hanno un immenso bisogno di chiarezza. Ma serve la maggioranza assoluta al Senato"

Luigi Zanda
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17 Gennaio 2021 - 09.37


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Lui non è un grande amico di Renzi né è mai stato in ottimi rapporti con i renziani. Ma questa volta frena: l’eventuale fiducia al Senato senza la maggioranza assoluta (161 voti) “sarebbe un pessimo risultato. In Parlamento ci sono vari passaggi in cui la maggioranza assoluta è necessaria, a partire dai lavori nelle Commissioni. E comunque vale sempre la vecchia osservazione di Berlinguer dopo il golpe cileno: sarebbe del tutto illusorio pensare di poter governare con un solo voto di scarto”.

Così Luigi Zanda, ex tesoriere del Pd a La Repubblica.
“Nuovi governi con Renzi sono impossibili, in questo momento gli italiani hanno un immenso bisogno di chiarezza. Che riguarda sia il rapporto con i responsabili, sia quello con Iv, ma anche il modo con cui al termine della crisi il governo si presenterà al Paese. Nel tessuto produttivo e nel mondo del lavoro covano enormi paure sul futuro, timori che serpeggiano anche in Europa e sui mercati. Ci sono potenze politiche e finanziarie che pensano di poter approfittare di questo passaggio – avverte – per comprarsi l`Italia e colonizzare le nostre aziende. Bisogna fare molta attenzione: superare la crisi è soltanto il tassello di una vicenda molto più grande. Dopo la fiducia, resteranno problemi giganteschi da risolvere, come ha detto il segretario del Pd Zingaretti”.

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