Conte sollevato dai dati: "Venerdì mi aspetto un RT a 1 e più Regioni arancioni o gialle"
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Conte sollevato dai dati: "Venerdì mi aspetto un RT a 1 e più Regioni arancioni o gialle"

"Natale sia diverso o cʼè il rischio di una terza ondata, servono altri sacrifici e non possiamo abbassare la guardia"

Giuseppe Conte
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26 Novembre 2020 - 21.08


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Giuseppe Conte in un’intervista al Tg5 parla di venerdì “è una giornata importante: mi aspetto un RT che è arrivato all’1, sarebbe un segnale importante della riduzione del contagio. E mi aspetto anche che molte Regioni che ora sono rosse diventino arancioni o gialle. Sarebbe un bel segnale”. Per il premier “è necessario” fare altri sacrifici, “gli italiani sono consapevoli che sarà un Natale diverso o ci esponiamo a una terza ondata a gennaio”.

“Italiani stanno dando prova di grande responsabilità”“Sono mesi difficili ma gli italiani stanno rispettando le regole e dando una grande prova di responsabilità”, ha sottolineato il presidente del Consiglio, ricordando che il governo sta “intervenendo in modo chirurgico, con misure molto più ristrette e questo ci consente di far correre comunque l’economia, di non deprimere il tessuto produttivo”.

 

“Riconosco a Berlusconi il merito di avere un approccio sempre costruttivo”Alla domanda su chi ha rischiato di più tra lui e Berlusconi nel voto sullo scostamento di bilancio, il premier ha risposto che “non ha rischiato Conte perché le forze di maggioranza sono coese e non ha rischiato Berlusconi” a portarsi avanti con il dialogo con la maggioranza. “A Berlusconi bisogna riconoscere il merito di aver avuto sempre questo approccio costruttivo al dialogo”. Il dialogo tra maggioranza e opposizione, ha aggiunto, deve avvenire “nel rispetto dei ruoli, ciascuno deve fare la sua parte, la maggioranza deve continuare a sostenere il governo, le forze di opposizione devono contribuire in modo critico”.

 

Recovery, “Polonia e Ungheria supereranno il veto”Sul Recovery Fund, Conte si è detto “fiducioso che il Consiglio Ue sia quello decisivo, c’è l’imperativo morale a tradurre quell’impegno di luglio”. “Sono convinto che anche Polonia e Ungheria supereranno il veto, è nel loro interesse così come è nel loro interesse il via libera al bilancio” dell’Unione Europea.

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