La ministra Lamorgese lancia l'allarme: "Le imprese in difficoltà stanno chiedendo aiuto alla mafia"
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La ministra Lamorgese lancia l'allarme: "Le imprese in difficoltà stanno chiedendo aiuto alla mafia"

"Cercano di far fuori così la concorrenza". E sui migranti: "C’è stato un picco di 7mila a luglio, ma siamo subito intervenuti".

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8 Settembre 2020 - 09.49


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 “Ci sono imprenditori che cercano di far fuori la concorrenza appoggiandosi ai capitali mafiosi”. L’allarme lo lancia la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, ospite alla festa nazionale del Pd, e riportato dal quotidiano La Stampa. Lamorgese, che da tempo denuncia come le mafie vadano al’arrembaggio dei fondi pubblici, sottolinea che i primi risultati del monitoraggio dei fondi Covid ad opera delle forze di polizia hanno dato risultati sbalorditivi. C’è però
anche un’altra emergenza che incombe: l’immigrazione clandestina.

 

Stando al monitoraggio delle forze di polizia sui fondi Covid i risultati hanno dello strabiliante, “ci sono imprenditori che cercano di far fuori la concorrenza appoggiandosi ai capitali mafiosi”, spiega Lamorgese. “Nell’immediatezza del lockdown, a Palermo, nel quartiere dello Zen abbiamo identificato alcune persone che facevano una sorta di welfare di prossimità. Portavano generi alimentari alle famiglie più povere. Poi lo Stato è intervenuto. E abbiamo dimostrato che esiste uno Stato che sa fare squadra. Non proprio un welfare mafioso, ma “erano famiglie che cercavano di darsi una veste di affidabilità sul territorio”.

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Lamorgese torna poi a parlare di immigrazione spiegando che “a inizio anno, i numeri erano contenuti. Poi c’è stato il picco a luglio, poco meno di 7000 sbarchi. Ma siamo subito intervenuti” dice riferendosi alle cinque navi che il Viminale ha noleggiato per far passare la quarantena in mare ai migranti, e alle due missioni in Tunisia. “Avevamo chiesto un incontro a inizio luglio. C’è stato forse qualche ritardo da parte loro, ma sapevano che il governo stava per cadere, così come poi è
accaduto. In Tunisia c’è una crisi economica terribile”, spiega aggiungendo che “molti hanno pensato di venire a cercar fortuna da noi affidandosi alla loro criminalità organizzata”. La politica dell’immigrazione, per la ministra, “dev’essere coordinata a livello europeo”.

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