Salvini insiste con il suo becero populismo sulla Gregoretti e continua a ripetere che insieme a lui “verrà processato il popolo italiano”. Non si capisce su che basi, dato che non ci risulta di essere indagati per sequestro di persona. Ma la linea di propaganda ormai è partita e dal palco di Maranello Salvini rilancia: “Io lo dico a quei senatori che dovranno scegliere se mandarmi a processo o no: mandatemi a processo, mandatemi a processo, mandatemi a processo. Al massimo verrete a trovarmi al Dozza (carcere di Bologna)”.
Il voto al Senato per l’autorizzazione a procedere contro Matteo Salvini è previsto il 20 gennaio: Pd e M5s, proprio per cercare di impedire a Salvini di fare la vittima in campagna elettorale, avevano proposto di spostare la data a dopo le regionali, ma il Senato – con il voto decisivo della presidente Casellati, accusata infatti di non essere super partes – ha respinto la richiesta.
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