Baciare il Vangelo è un segnale alla mafia: Salvini querela Morra (che replica)
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Baciare il Vangelo è un segnale alla mafia: Salvini querela Morra (che replica)

Il Presidente della Commissione Antimafia: "Come sempre Salvini prende le parole e ne cambia il significato"

Matteo Salvini e Nicola Morra
Matteo Salvini e Nicola Morra
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25 Settembre 2019 - 16.14


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Matteo Salvini ha querelato (definendolo ‘un cretino’) Nicola Morra, Presidente della Commissione Antimafia che aveva definito il gesto di Salvini di baciare il rosario come ‘un messaggio alla ‘ndrangheta. Morra però non ci sta e ribatte: “Caro ex ministro, usi la solita vecchia ed ipocrita tecnica di cambiare le parole da me pronunciate in Aula attribuendomene altre”. 
“Puoi trovare tutto, se hai problemi di memoria, sul sito ufficiale del Senato, sempre che tu sappia accedervi, vista la tua scarsa ottemperanza dei doveri di partecipazione ai lavori del Parlamento per cui sei stato eletto – prosegue Morra – Ti ricordo però che il rispetto fra persone, oltre che fra istituzioni, vuole che il titolare dell’azione di contrasto alla criminalità organizzata di stampo mafioso abbia un’interlocuzione positiva e rispettosa con chi rappresenta il Parlamento nella veste di presidente della Commissione antimafia, al fine di operare in sinergia con lo stesso per ottimizzare l’azione dello Stato contro le mafie”.
“Matteo (Salvini) continua: ‘Io so solo che dove c’è la Lega non c’è la ’ndrangheta e che come ho fatto quand’ero ministro la combatteremo con tutti i mezzi che abbiamo a disposizione’ – osserva Morra – Dove c’è la Lega non c’è la ‘ndrangheta? E la mafia nelle regioni del Nord (in Val d’Aosta, in Veneto, in Lombardia, in Liguria, in Piemonte) e nei Comuni in cui governate anche voi ce la siamo inventata noi?! Mi sembra asserzione e non argomentazione, affermazione dogmatica ed aprioristica non fondata su dati di fatto”.

“La mafia è ovunque, anche a Roma come abbiamo visto (nuovamente) ieri – prosegue – Non è negandone l’esistenza che essa sparisce, ma combattendola. In certi contesti, come volevano coloro che la ‘ndrangheta e cosa nostra l’hanno combattute veramente, son le frequentazioni che danno l’idea di chi si sia. Per questo ti suggerisco di usare maggiore prudenza, perché anche incautamente, come avrai verificato, si possono commettere errori, anche per un semplice selfie. Ah, ti anticipo che adirò le vie legali”.

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