La previsione della Lega: alleanza con M5s all'Europarlamento
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La previsione della Lega: alleanza con M5s all'Europarlamento

Il parlamentare europeo Marco Zanni: dopo il voto busseranno alla nostra porta, magari dopo aver fatto un passaggio sulla piattaforma Rousseau

Il murale di Salvini e Di Maio
Il murale di Salvini e Di Maio
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24 Febbraio 2019 - 10.39


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Previsioni del tempo: i grillini si libereranno dei pochi che ancora hanno una vaga idea di ‘sinistra’ per imbarcare tutto e il suo contrario, immaginando di diventare una Balena gialla istituzionalizzata e in doppio petto.
Uniti con la Lega nella loro visione reazionaria e sfascista dello Stato. Nel quale l’anti-casta diventa Casta, i politici lo saranno di professione e l’autoritarismo sarà mascherato da plabiscitarismo con il ricorso al Popolo.
Del tipo: chi liberiamo Gesù o Barabba?
Quindi M5s è destinato a diventare una costola della destra populista con una spruzzata ‘sociale’ (anche Mussolini, se è per questo) e una distruzione dei corpi intermedi.
L’alleanza con la Lega sarà ancora più stretta: “Esiste la possibilità che i Cinque Stelle, dopo il voto del 26 maggio, possano bussare alla nostra porta per una collaborazione con il nostro gruppo, magari passando per una consultazione dei loro iscritti su Rousseau, come avvenuto per la vicenda Diciotti”.
Lo ha detto parlando con l’AdnKronos Marco Zanni, europarlamentare della Lega e ‘fiduciario’ di Salvini a Bruxelles. “Non possiamo nasconderci – aggiunge Zanni – che c’è una oggettiva difficoltà dei Cinque Stelle a trovare una terza via in Europa”. Per loro “una collocazione diversa tra Salvini e Macron è una cosa che ha poche speranze, visto che per ora solo loro e i croati avranno candidati eletti, Di Maio, credo, tra l’altro, scarti l’ipotesi di andare con i verdi e Alde con Macron”.
“Se gli scenari vanno in questo modo non vedo alternative, anzi la scelta di convergere con noi potrebbe piacere al loro elettorato – ipotizza il leghista – . Non sarebbe affato una stranezza se dopo il voto decidessero di entrare in un gruppo comune con noi”, l’europaralmentare del Carroccio, si dice certo che anche Salvini “da uomo pragmatico, è pronto a valutare molte ipotesi pur di garantire un cambio netto in Ue”.
“Oggi, comunque, non c’è alcuna trattativa per una piattaforma comune, ma c’è la disponibilità a valutare collaborazione su alcuni temi, magari sul modello del contratto di governo siglato in Italia”, conclude il leghista.

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