Vacilla la nomina di Conte premier. Salvini: se salta cade tutta l'impalcatura
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Vacilla la nomina di Conte premier. Salvini: se salta cade tutta l'impalcatura

Il capo dello Stato incontrerà oggi i presidenti di Camera e Senato. Una ulteriore pausa prima di sciogliere i nodi su un tecnico a Palazzo Chigi e un anti euro al Ministero dell'economia

Mattarella e Roberto Fico
Mattarella e Roberto Fico
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22 Maggio 2018 - 06.48


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Conte? Al momento l’incarico è tutt’altro che scontato: dopo le consultazioni di lunedì nel corso delle quali M5s e Lega hanno fatto il nome di Giuseppe Conte come premier, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella sembra non essere ancora pronto a dare l’incarico per formare il nuovo governo al professore di diritto scelto da Di Maio e Salvini. Il Capo dello Stato, incontrati i presidenti della Camera, Roberto Fico, e del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, prende tempo, secondo fonti stampa forse non completamente convinto dal curriculum di Conte e da un suo criticato rapporto con la vicenda Stamina.
 Matteo Salvini tiene il punto sul nome di Giuseppe Conte per la premiership anche perché se dovesse cadere l’ipotesi del professore pugliese a Palazzo Chigi cadrebbe tutta l’impalcatura costruita da giorni di trattative con M5s. “Lo schema dei ministri – riferiscono fonti parlamentari del Carroccio – è con Conte. Se cade lui bisognerebbe ricominciare tutto daccapo”.
La tesi sul ritorno in campo di Di Maio non arriva dalla Lega, si affrettano a chiarire le stesse fonti. “Non ci risultano né veti ne’ pressioni”, viene sottolineato. Ma il timore tra i parlamentari del Carroccio – precettati in attesa di capire l’evolversi della situazione – è che il Movimento 5 stelle voglia tornare alla carica riproponendo il nome dell’ex vicepresidente della Camera (“Conte resta il nostro candidato, contro di lui è in azione la macchina del fango”, sottolineano pero” dal Movimento).
Salvini e Di Maio si sono incontrati per parlare della squadra di governo. La Lega punta su Savona per il dicastero di via XX settembre, anche se pesano le posizioni critiche nei confronti dei parametri di Maastricht dell’economista. Ma la Lega fa muro attorno al suo nome. L’attesa è per le valutazioni di Sergio Mattarella e la preoccupazione è per l’affondo che arriva sempre più insistentemente dall’Europa sulla necessità del nostro Paese di mantenere gli impegni presi e per le critiche mosse al premier designato per la vicenda del curriculum e per aver difeso uno dei casi simbolo di Stamina. “E’ chiaro che se salta Conte salta tutta l’impalcatura e ci sara’ bisogno di trovare una nuova maggioranza”, il ‘refrain’ tra gli esponenti del partito di via Bellerio. 

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