M5s, Borrelli: 'vado via per fondare un movimento'. Di Maio: 'voleva un terzo mandato'
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M5s, Borrelli: 'vado via per fondare un movimento'. Di Maio: 'voleva un terzo mandato'

Il fedelissimo di Grillo e Casaleggio: "non sto male". E annuncia querele a La Stampa per aver scritto che voleva un terzo mandato

David Borrelli
David Borrelli
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15 Febbraio 2018 - 10.02


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Non ha lasciato il M5s per motivi di salute ma per aderire a un nuovo progetto, un movimento che si occuperà di imprenditori e risparmiatori. Lo ha postato su fb David Borrelli, l’ex numero uno dei 5 stelle in Europa, il fedelissimo di Davide Casaleggio e socio dell’associazione Rousseau.
Il M5s aveva detto che l’uscita di Borrelli dai 5 stelle era dovuta a motivi di salute aggiungendo che sarebbe passato al gruppo misto del Parlamento europeo. Poche parole che hanno lasciato molti dubbi sui reali motivi che hanno portato alla separazione arrivata nel mezzo della bufera sullo scandalo dei rimborsi e nel momento più delicato della campagna elettorale di Luigi Di Maio.
“Ho preso una decisione difficile, ha postato Borrelli su fb, che merita qualche spiegazione, perché sto leggendo troppe fantasiose ricostruzioni. Non ho problemi di salute e non ne ho mai accennato. Auguro al MoVimento 5 Stelle una strada costellata di ambiziosi traguardi e grandi successi. Per tredici anni il Movimento è sempre stato la mia casa. Ora è arrivato per me il momento di cambiare percorso. Nella vita mi sono sempre occupato con grande intensità di imprenditori e risparmiatori. Per questo ho deciso di aderire ad un nuovo progetto: un movimento, che nascerà a breve, e che si occuperà proprio di imprenditori e risparmiatori. Lo devo a loro, lo devo alla mia vita”.
Queste le parole di Borrelli ma le cose non starebbero esattamente così. Un articolo de La Stampa cita una fonte vicina a Di Maio che sul caso Borrelli ha detto “l’unico a conoscere la verità era Davide Casaleggio, ma noi sapevamo che da tempo chiedeva qualcosa che non gli potevamo dare”. Cosa? Quello che Di Maio ha ripetuto agli esterrefatti colleghi che gliel’hanno chiesto: “Ci ha pregato di fargli fare il terzo mandato e quando gli abbiamo detto di no ci ha chiesto di trovargli un posto da dirigente”.
Un passaggio che Borrelli non ha gradito tanto che è tornato a postare su fb annunciando querele. “Repetita iuvant…La Stampa pubblica anche oggi un articolo inventato di sana pianta. Sarà la prima testata, ha scritto Borrelli, a ricevere notifica di querela per le pesantissime ed evidenti falsità. Cito solo una delle indefinibili numerose falsità dell’articolo di oggi: non ho MAI chiesto, e dico MAI, pregato di fare il terzo mandato né di farmi trovare un posto da dirigente a Bruxelles! Nel caso in cui il virgolettato attribuito a Di Maio fosse vero, vorrei che mi si spiegasse quando e in quale occasione avrei fatto tale richiesta. Le meschine illazioni sulla mia vita privata e sulla mia famiglia non hanno bisogno di commenti”.
Intanto oggi la squadra che ha messo a lavoro Di Maio affronterà il capitolo Bruxelles sui bonifici degli europarlamentari del M5s.

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