Vendola a Renzi: su scuola ok, il resto sono frasi da bar
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Vendola a Renzi: su scuola ok, il resto sono frasi da bar

Il leader di Sel ribadisce che il suo partito non darà la fiducia al nuovo governo: le larghe intese da tecniche diventano politiche.

Vendola a Renzi: su scuola ok, il resto sono frasi da bar
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24 Febbraio 2014 - 17.12


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Dopo il discorso programmatico al Senato del premier Matteo Renzi, da Sel arriva un «no alla fiducia» al governo scandito dal leader Nichi Vendola, che salva solo la parte del discorso del presidente del Consiglio dedicato alla scuola e all’edilizia scolastica.

Per il resto, e in particolare su lavoro e politica industriale, dice il governatore della Puglia ai giornalisti a palazzo Madama, «sembravano conversazioni da bar», di un premier vara larghe intese per cui «non si usa più nemmeno la pezza d’appoggio dell’emergenza economica. La novità è che questo è un governo politico di larghe intese» tra centrodestra e Pd.

Sui diritti civili quella di Renzi 7«è stata un’onesta lezioncina di cultura della mediazione» mentre «io non rinuncio allo ius soli nella sua integrità e alla pienezza dei diritti per tutti e tutte». Quanto alla giustizia, «mi ha molto deluso: nemmeno una parola sul sovraffollamento delle carceri e contro le leggi manifesto che hanno riempito le galere».

«In ogni caso – ha sottolineato Vendola – sia chiaro: siccome sento un profumo che non mi piace, un’agiografia renziana per cui dopo il cagnolino di Monti e la sobrietà di Letta si avanza un nuovo buonismo di regime che detesto sopra ogni altra cosa, noi di Sel votiamo no alla fiducia. Certo, valuteremo nel merito i singoli provvedimenti, ma quello non lo neghiamo neanche al peggiore dei nostri avversari».

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