Buonanno: il nulla-pensante che si aggira in Parlamento
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Buonanno: il nulla-pensante che si aggira in Parlamento

I cervelli scappano all'estero, ma noi affidiamo i destini dell'Italia a gente come il leghista omofobo, capace solo di volgarità e pagliacciate. [Emanuele Conegliano]

Buonanno: il nulla-pensante che si aggira in Parlamento
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5 Febbraio 2014 - 15.29


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di Emanuele Conegliano

C’è un nulla-pensante che si aggira in Parlamento, pronto a dare il suo contributo per superare la grave crisi morale ed economica del paese, a forza di pagliacciate, di provocazioni di quart’ordine, di ironie che non fanno ridere e di bassezze pari solo alla statura etica del personaggio.
Costui si chiama Gianluca Buonanno, ex missino trasformista poi approdato nelle fila della Lega nord. E a spese degli italiani e grazie alla sua immunità si sente autorizzato a lasciare ogni giorno il suo carico di spazzatura politica alla Camera dei deputati, perché di discarica parliamo. Contenuti? Zero. Rispetto ai suoi interventi gli slogan più beceri degli ultras nelle curve sembrano la Critica della ragion pura.
Ma l’Italia è così. I nostri cervelli – quelli che lavorano per salvarci dalle malattie o che sono artefici di importanti sviluppi tecnologici – o scappano all’estero o per sopravvivere devono fare i camerieri o rassegnarsi a una vita da precari. Ma in Parlamento le sorti del paese sono nelle mani di nulla-pensanti come Buonanno.
Oggi il leghista dei nostri stivali ha accusato Renzi e il Pd di essere complici della mafia; ieri aveva dato le manette al ministro Cancellieri contro il buonismo del governo. Nei giorni passati il seguace di un figuro come Borghezio aveva deliziato le discariche della politica dicendo queste amenità sulla Kyenge: “È un oggetto d’arredamento, in questo caso di ebano.E quando parla dice solo cazzate”. Su Gad Lerner: “non prendo certo lezioni da gente come Lerner. Quell’ebreo. È un ebreo perché si vanta di essere ebreo, mi pare”.
Prima ancora aveva sventolato un finocchio in aula, a dimostrazione della sua apertura mentale sui diritti civili dei gay. Anzi, aveva ribattezzato Sel come Sodomia e libertà, in onore alla sua linea politica e al suo leader Niki Vendola. I grillini? Lui, Bonanno, ha promesso di prenderli “a calci nel culo”. E i napoletani? Non pagano le tasse. E via di pagliacciata in pagliacciata, fedele alla sua nientologia politica che ha trasformato il paesino di cui è sindaco, Varallo, nel luogo delle ordinanze bizzarre, a cominciare dal divieto di indossare Burqa o niqab, vera emergenza democratica nel vercellese.
Catullo aveva già mirabilmente descritto la lingue di Vezio e quali pestilenziali effetti avrebbe provocato la sua bocca se fosse stata aperta. Ma accostare la citazione di un letterato latino al nulla-pensante suonerebbe come offesa perfino a Martufello. Per Buonanno e per i nulla-pensanti suoi pari c’è solo da augurarsi la pena del contrappasso: legato ad una sedia fino a quando non imparerà le tabelline e dalla sua bocca uscirà qualcosa non assimilabile all’immondizia. 6 x 7? 34!. No, studia zuccone. Ci vorrà molto tempo. Ma pazienti aspetteremo il primo vagito da quel cecio informe che gli è toccato in dote come cervello.

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