Rottami e rottamati: pagelliadi delle primarie
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Rottami e rottamati: pagelliadi delle primarie

Da Bersani a D'Alema, passando per Crozza e Piero Pelù l'ironica rassegna dei giorni che sconvolsero il Pd. [Francesco Troncarelli]

Rottami e rottamati: pagelliadi delle primarie
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9 Dicembre 2013 - 15.35


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di Francesco Troncarelli

8 a Pierluigi Bersani

Non si è visto né si è sentito. Il primo successo della sua carriera.

7 e mezzo a Matteo Renzi

Un po’ Panariello, un po’ Fonzie, il trionfatore delle primarie si è imposto con lo slogan dell’immobiliarista del Cupolone Roberto Carlino, rilanciando il suo noto slogan “non vendo sogni ma solide realtà”. E ha stracciato i rivali. Qualcuno però gli dica che poi il mattone è crollato.

7+ a Piero Pelù

L’unico dei ragazzi del coro che gliele ha cantate senza se e senza ma, al neo successore di Togliatti (avete letto bene, incredibile ma vero). Tutto il resto so’…Jovanotti

7 e Maurizio Crozza

Sanremo è un ricordo lontano. Tutto passato, fischi e contestazioni pure. Con l’imitazione di Renzi ha fatto il botto. E paradossalmente gli ha dato anche una mano. Come Noschese quando imitava Andreotti. Ora però si concentri sugli altri due. Perché c’è tanto ridere.


6+ a Pippo Civati

Aveva tutto per imporsi il terzo incomodo fra i papabili. Il look finto trasandato, il sorriso sornione, la parlantina sciolta. L’ha fregato la causa della diversità che ha sposato platealmente, nelle dichiarazioni della vigilia. Le dita nel naso, il calpestare le aiuole, la guida contromano, ma soprattutto il sale nel caffè. Non se po’ fa.

6 a Rosy Bindi

La vittoria di Renzi frutto anche dei riciclati, ha sentenziato. Mo’ vediamo chi glielo dice che “con quella bocca può dire ciò che vuole” come Virna Lisi nel Carosello di una vita fa? La gaffe di Baffino insegna.


5 e mezzo a Gianni Cuperlo

Adesso dice che ha sbagliato troppe cravatte. Bazzecole. Come la foto che lo ritrae a giocare a burraco a Capalbio con Asor Rosa. E anche il dvd della “Corazzata Potemkin” in bella mostra in libreria. Il colpo di grazia in realtà gliel’ha dato Penelope, il cane di D’Alema che ha portato a fare i bisogni nei momenti di relax. Vuoi mettere Dudu spaparanzato sul lettone di Putin?


5 a Enrico Letta

Facciamo squadra. Ha detto appena sono arrivati i dati della vittoria del rottamatore. Stesse parole di Lotito a Tare all’inizio del campionato. Come dire, cronaca di un disastro annunciato.

5 al movimento dei forconi

Volevano partecipare in massa alle votazioni per mischiare le carte. Poi all’ultimo ha prevalso la linea della fermezza. Coi due euro si sono comprati la pizza con la mortadella. Della serie portace n’artro litro.

5- a Nanni Moretti

Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente?

5- – a Matteo Salvini

Ha vinto le primarie del condominio di casa sua. Ma non se ne accorto nessuno.

4 a Maurizio Gasparri

Non si è visto né si è sentito. Una delusione.

4- al Salotto di Bianca Berlinguer

Lenta, algida e scontata nelle domande ai suoi ospiti, ha fatto rimpiangere le chiacchiere in libertà e trash di Barbara D’Urso e addirittura i plastici di Bruno Vespa, molto più espressivi al confronto. Dall’oroscopo di Branko la luna consiglia, un corso accelerato da Mara Venier.

3 a Massimo D’Alema

C’era una volta.

2 a Piero Fassino

È salito anche lui sul carro dei vincitori. Scurdammoce o passato simme cumpgni paesà.


1 a Paolini lo stalker

Avrebbe pagato per esserci. Ma se l’è presa nei domiciliari.

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