Pdl, il palco è abusivo. Come il seggio di Silvio
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Pdl, il palco è abusivo. Come il seggio di Silvio

La marcetta su Roma devasta via del Plebiscito: segati i cartelli stradali. Per molto meno i senza casa, autorizzati, sono stati picchiati dalla Polizia. [Massimo Lauria]

Pdl, il palco è abusivo. Come il seggio di Silvio
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5 Agosto 2013 - 11.13


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di Massimo Lauria

Chi si stupisce per il palco abusivo e lo scempio di segnali stradali, rammenti come governano città grandi e piccole gli amministratori di questo partito. Ricordi come ha governato la cosa pubblica quest’uomo che, oggi sappiamo, neanche poteva essere eletto. Ricordi i tentativi di imitazione bipartisan fino alle larghe intese che la sua condanna rischia di mandare in crisi. Qualcuno già la chiama la “marcetta su Roma”: figuranti, perlopiù, pagati una manciata di euro, ma con quel tocco di abusivismo che conferisce autenticità politica alla kermesse. Lo conferma anche il portavoce del sindaco della Capitale, Guido Schwarz: «Il Campidoglio non ha mai autorizzato un palco per il comizio in via del Plebiscito di Silvio Berlusconi, per il semplice motivo che non ha ricevuto una richiesta in proposito». Sono stati segati anche i segnali stradali di via del Plebiscito per fare spazio alla struttura. E se l’avessero fatto i senza casa?

Per un palco non autorizzato forse scatta una sanzione amministrativa. E per i pali della segnaletica stradale, segati in modo indebito per far spazio alla struttura che ospita la manifestazione pro Berlusconi? Forse almeno una denuncia per atti vandalici, oppure una per devastazione e saccheggio dei beni pubblici della città? C’è chi sconta dieci anni per una vetrina rotta a Genova nel 2001. La strapotenza e l’assoluta mancanza di rispetto per le più elementari norme di convivenza civile, fanno evidentemente parte del dna del Pdl. Chi ha organizzato il sit-in pro Silvio avrà senz’altro saputo di non averne l’autorizzazione. O forse questo è un altro caso di azione all’insaputa dei big di via Dell’Umiltà? E se fossero stati i movimenti per la casa, che il primo luglio scorso a Roma sono stati presi a manganellate, pur avendo avuto l’autorizzazione a manifestare?

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Volendo essere più realisti del Re, possiamo immaginare che un cartello stradale segato o un palco senza autorizzazione, non rappresentino un impedimento alla manifestazione in favore del leader di uno dei maggiori partiti di questo paese. Così come è vero che i movimenti per il diritto alla casa non fanno notizia, quanto la condanna a 4 anni inflitta all’ex premier. Ma resta l’evidenza di una grave anomalia e un grande disequilibrio nell’applicazione delle regole e del loro effetto sui cittadini. «È un grave gesto di disprezzo del patrimonio pubblico», tuona la presidente del I Municipio, Sabrina Alfonsi, che liquida la questione assicurando che verrà ripristinata la corretta segnaletica. Il sindaco intanto ha informato il Prefetto dell’accaduto. E la manifestazione? Quella si farà comunque, con o senza autorizzazione. Diamine, mica sono senza casa. A proposito, ci sono meno berluscones del previsto.

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