M5s, Giarrusso contro Crimi: mele marce anche da noi
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M5s, Giarrusso contro Crimi: mele marce anche da noi

Il senatore lascia la Giunta Immunità del Senato dopo l'elezione di Stefano (Sel) a presidente. È polemica col capogruppo: come mai Crimi non si è presentato?

M5s, Giarrusso contro Crimi: mele marce anche da noi
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6 Giugno 2013 - 20.10


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«Mi sono perso, non trovavo il palazzo». È di nuovo bufera sul Cinque Stelle Vito Crimi, capogruppo al Senato, che ha fatto infuriare il collega Michele Giarrusso. Il quale annuncia di essersi autosospeso dalla Giunta, dopo che il suo capogruppo ha mancato l’appuntamento con l’elezione del presidente della Giunta per le elezioni. «Ci sono delle mele marce che se ne devono andare anche nel Movimento 5 Stelle», ha chiosato Giarrusso. «Dopo quattro mesi trascorsi a fare un casino per l’ineleggibilità di Berlusconi, il capogruppo non si presenta al voto?», ha aggiunto il senatore.

Resta ancora il mistero, però, per la sua autosospensione dal gruppo pentastellato. Giarrusso avrebbe scritto una mail ai colleghi per informarli della decisione di autosospendersi, ma poi sarebbe tornato sui suoi passi. Tutt’ora tra i parlamentari M5s, riuniti a Montecitorio in un’assemblea congiunta, regna la confusione. «Non è chiaro – spiega lo stesso Vito Crimi – se si sia autosospeso o meno».

La polemica, arriva dopo una giornata particolarmente tesa, sia per la questione dei pianisti, sia per la mancata presenza di Grillo a Roma che avrebbe dovuto partecipare a una riunione congiunta dei parlamentari del M5s. Il tutto mentre continuano i nervosismi, dovuti alle dichiarazioni di due deputati pugliesi (Vincenza Labriola e Alessandro Funari) che hanno manifestato la volontà di lasciare.

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