Napolitano severo: la Politica cambi
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Napolitano severo: la Politica cambi

Napolitano si emoziona alla sua seconda investitura,ma è fermo e consapevole della condizione di emergenza di un Paese che deve riniziare a camminare.[Nuccio Fava]

Napolitano severo: la Politica cambi
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23 Aprile 2013 - 12.34


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di Nuccio Fava

Si è pure commosso il presidente Napolitano durante la sua orazione di investitura, per la seconda volta, perciò stesso espressione di una condizione eccezionale e di emergenza democratica.

L’eco delle cose dette, la sottolineatura delle emergenze e delle priorità più acute indicate con puntualità hanno avuto riscontro amplissimo. Solo i grillini non hanno mai applaudito, sebbene riconosciuti come portatori di bisogni e di attese di larga parte dell’elettorato e sollecitati pertanto ad esprimere sostegno a quei provvedimenti indicati dallo stesso movimento di Grillo come necessari ed utili al Paese.

La democrazia è dialogo, confronto anche aspro, ma sempre finalizzato al bene comune all’interesse generale. A questo devono fermamente ancorarsi tutti i partiti che per oltre cinquanta giorni non sono riusciti a formare il governo ad eleggere il capo dello Stato, e si sono trovati costretti a chiedere a Napolitano di ricandidarsi. Non sono possibili nuovi tatticismi e forme di auto assoluzione per i partiti.

Le loro responsabilità restano grandi con un giudizio da parte di Napolitano che con severità finisce per riguardare non solo l’inizio tormentato della nuova legislatura.

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Il monito del presidente della Repubblica risale anche alle difficoltà del suo settennato precedente, e richiama tutto l’arco della cosiddetta seconda repubblica, con la rigidità e incomunicabilità tra le forze maggiori. Ciò ha reso impraticabile non solo le riforme istituzionali,ma addirittura lo stesso porcellum ritenuto anche di recente di dubbia costituzionalità da parte del presidente della Corte professor Gallo.

La lezione di Giorgio Napolitano segna dunque un punto fermo di grande importanza per le forze politiche e il Paese tutto. Una lettura alta e lucida dei problemi e delle difficoltà non comuni dell’Italia, che può e deve trovare la forza di riprendere il cammino.

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