Escort per appalti: la politica in Sicilia
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Escort per appalti: la politica in Sicilia

Il caso di Faustino Giacchetto, grande gestore della pubblicità in Sicilia, che offriva escort per ingraziarsi i politici e ottenere ghiotti appalti. [Tancredi Omodei]

Escort per appalti: la politica in Sicilia
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6 Luglio 2012 - 13.37


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di Tancredi Omodei

Appartamenti discreti in centro con dentro escort già “saldate” da Faustino Giacchetto, grande gestore della pubblicità in Sicilia. Metodo antico e sempre efficace per aprire le porte del Palazzo e le casse pubbliche. Appartamenti discreti ma non troppo, se è vero come è vero che agli atti dell’indagine della Guardia di Finanza ci sono decine e decine di intercettazioni telefoniche che illustrano abbondantemente il ”metodo Giacchetto” per ingraziarsi i politici e ottenere ghiotti appalti sui grandi eventi nell’Isola.

Nelle carte della Guardia di Finanza alla Procura della Repubblica di Palermo ci sono nomi che scuotono i piani alti della politica. E’ vero, ancora non ci sono iscritti nel registro degli indagati, perché non emergono fatti di rilievo penale, ma è anche vero che gli inquirenti vogliono capire fino in fondo quali fossero i rapporti fra i politici che emergono dalle carte e mister Giacchetto, re della pubblicità e dei grandi eventi. I magistrati si chiedono a quale titolo usufruissero dei suoi favori. Dicevamo dei nomi. Si comincia con quello esplosivo di Francesco Cascio, presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, il parlamento dell’Isola, e probabile candidato, in autunno, alla carica di Presidente della Regione. Poi, quello del deputato regionale Francesco Scoma, quindi quello del senatore Enzo Galioto, e ancora quello del coordinatore dell’Mpa, Giovanni Pistorio. La lista prosegue con i nomi del deputato regionale Luigi Gentile e di Giuseppe Scalia, parlamentare nazionale del Pdl.

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Adesso, la Guardia di Finanza lavora sull’hard disk del pc del manager Faustino Giacchetto, che le fiamme gialle hanno trovato nascosto nel cesto della biancheria sporca ( scelta assai significativa…). La convinzione è che nell’hard disk ci siano i dettagli del “sistema Giacchetto” per non avere rivali nell’assegnazione degli appalti e dei servizi. Appalti ottenuti da una costellazione di società, tutte riconducibili, alla fine, a mister Grandi Eventi.

Originario della provincia di Agrigento, Giacchetto è da tempo molto noto nella Palermo che conta. Così come Daccò, che a Milano distribuiva favori ai manager del San Raffaele, Giacchetto sapeva come fare con i politici siciliani che determinano le cose. Mezzi antichi, ma efficaci, tradotti in tanti, tanti soldi. C’è da capire se i favori si fermavano – come dire -agli occhi e alle curve delle ragazze distribuite negli appartamenti compiacenti del centro, o andavano oltre. In effetti, basterebbe provare che le ragazze rientravano nel consolidato metodo “do ut des”.

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