Bossi e Cerchio Magico, dimissioni possibili
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Bossi e Cerchio Magico, dimissioni possibili

Fonti della Lega confermano a Globalist che l'ipotesi è plausibile. Ma di sicuro è cominciato l'assalto al "cerchio magico". La vendetta dei maroniani.

Bossi e Cerchio Magico, dimissioni possibili
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5 Aprile 2012 - 14.25


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Il 91% dei partecipanti alla domanda del giorno di Sky Tg24 crede che Umberto Bossi debba lasciare la guida della Lega alla luce dello scandalo dei finanziamenti che sta investendo il suo partito Il restante 9% dei votanti, invece, non ritiene necessario questo gesto. Sull’onda delle ultime notizie di cronaca era normale che un sondaggio simile giungesse a questi risultati.
Ma le verità è che nella Lega siamo al dunque. E anche il suo fondatore a padre-padrone Umberto Bossi potrebbe lasciare. Fonti vicine al movimento padano ascoltate da Globalist confermano questo scenario. Basta leggere tra le righe delle dichiarazioni ufficiali, dicono. Ed in effetti una lettura maliziosa di molte difese d’ufficio e distinguo chiariscono che il “Cerchio magico” è sotto attacco. E Bossi non è più il padrone indiscusso del Carroccio.

Salvini: spero che Bossi non si dimetta

«Spero che Bossi non si dimetta, è lui che ci ha portato fino a qui. Per fortuna, comunque, sono cresciute tante persone che possono fare tanto»: così il capogruppo della Lega Nord in Consiglio comunale a Milano Matteo Salvini ha commentato le voci di un possibile passo indietro del leader del Carroccio. Sul futuro del Movimento e del possibile nuovo leader, Salvini non si è sbilanciato e ai cronisti che, a margine di un incontro, gli chiedevano se sia arrivato il momento di Roberto Maroni ha risposto: «C’è tanta gente che per fortuna è cresciuta e che potrebbe fare anche il primo ministro al posto e meglio di Monti. Per fortuna la Lega ha fatto crescere tanti giovani che saranno il futuro della Lega».

Gobbo: Bossi non deve dimettersi

«A volte per far piacere al leader si fanno cose che il leader stesso non sa». Così Gian Paolo Gobbo, sindaco di Treviso e segretario della Lega in veneto, intervenuto a ’24 Mattinò su Radio24 commenta le intercettazioni sui giornali che fanno ipotizzare l’uso di denaro della Lega per favori personali a Bossi e alla sua famiglia: «I lavori nella casa a Gemonio di Bossi? Non ci credo -ha aggiunto Gobbo- la casa da tanto tempo è ben sistemata. A Bossi non sono mai interessati i soldi se non per la gestione del partito. Su Bossi sono sicuro. Di chi gli sta intorno? Fare definizioni sicuro o non sicuro non so, se ci sono stati degli errori e un uso sbagliato di fondi, chi li gestiva ne dovrà rispondere». Gobbo però ha criticato la pubblicazione delle intercettazioni: «Le notizie che escono con indagini in corso non sono l’optimum per la serietà delle procure e la segretezza dell’indagine. Io non credo alle accuse attribuite. Vorrei sapere come mai sono già sui giornali gli stralci delle conversazioni, forse questo è il problema. Complotto? Non so se usare la parola, ma vorrei sapere come mai sono già sui giornali». Sulle ipotesi di dimissioni di Bossi, Gobbo ha detto: «La Lega è Bossi che l’ha fondata, ma la guida insieme a tante altre persone. Nella segreteria politica ci sono Maroni, Calderoli, ci sono anche io. È una situazione in cui sarà certamente Bossi a decidere. Il mio parere è che Bossi non è toccato da questa situazione. Oggi sentiremo cosa ci dirà Bossi, io non sono per queste soluzioni».

Tosi, un ruolo per Bossi anche se non più segretario

«Se Bossi un domani non fosse il segretario è chiaro che deve avere un ruolo all’interno del movimento perchè la Lega è Umberto Bossi e Umberto Bossi è la Lega». Lo ha detto il sindaco di Verona Flavio Tosi, a margine di un incontro elettorale a Genova. Gli organismi dirigenti «dovranno decidere se tenere un congresso federale – ha spiegato Tosi – nel quale parlare anche del segretario federale. In quel caso si vedrà chi saranno i candidati. È la democrazia interna». «Di Bossi – ha proseguito – tutti sanno che è uno che dei soldi non si approfitta. Lui è la storia della Lega, l’ha fatta, l’ha difesa, l’ha portata fino a dove è adesso pagando personalmente». «Soldi a Bossi? Conosco bene Umberto, basta vedere dove e come vive per capire che è uno a cui del denaro non frega niente».

Boso: cerchio magico sconfitto

«Non ho nessun dubbio a dire che la Lega è assolutamente pulita, come sono limpidi la grandissima parte dei suoi dirigenti e le centinaia di migliaia di militanti che alla Lega hanno dato moltissimo, in termini di impegno e anche di denaro frutto del proprio sudato lavoro. Chi esce sconfitto solennemente e definitivamente è il Cerchio magico che si voleva appropriare della Lega. E dico che chi ha infangato la Lega deve andarsene fuori, essere espulso»: lo ha detto Erminio Boso.

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