Bersani si ribella a Monti
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Bersani si ribella a Monti

Il segretario Pd non digerisce la scelta sull'articolo 18 e dà battaglia: quando si arriverà al dunque, staremo dalla parte dei lavoratori.

Bersani si ribella a Monti
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23 Marzo 2012 - 14.50


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“Sono sereno che sull’articolo 18 si vorrà ragionare altrimenti chiudiamo il Parlamento e così i mercati si rassicurano”: torna a chiedere modifiche in Parlamento Pier Luigi Bersani, incontrando i lavoratori di Fincantieri a margine dell’assemblea degli amministratori del Pd e alza la voce contro il premier Mario Monti sui licenzimenti facili.

“Molte cose di questa riforma del lavoro le appoggiamo, altre no. Ma sia chiaro che quando si arriverà al dunque il Partito Democratico starà dalla parte dei lavoratori”, ha minacciato il segretario del Pd. “Leggo sui giornali – ha aggiunto Bersani – di un Bersani isolato, desolato… io sono tranquillissimo, il Pd sta con gli italiani”.

“Noi non vogliamo vincere sul disastro economico del Paese quindi abbiamo fatto un gesto di generosità favorendo l’arrivo di Monti, un gesto che confermiamo”, ha sottolineato Bersani parlando della gravità degli effetti della crisi economica.

“Sono tranquillissimo e so benissimo che il governo rifletterà. Per ogni altro decreto il Parlamento ha discusso, niente è uscito come è entrato. Chiudere il Parlamento per rassicurare i mercati sarebbe una curiosa soluzione”.

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Sulla riforma del lavoro, il Partito democratico “parla come partito di governo, non come un ‘agit prop’ o in nome di un sindacato, detto con tutto l’affetto”.

Il Pd vuole che anche per i licenziamenti economici sia prevista la possibilità di un reintegro.

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