Il padre di Ilaria Salis ha inviato una lettera a Mattarella
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Il padre di Ilaria Salis ha inviato una lettera a Mattarella

Il padre di Ilaria Salis, Roberto, ha inviato una lettera al presidente della Repubblica. Ho inviato una Pec a Sergio Mattarella, una lettera molto asciutta facendo riferimento a quella che gli avevo mandato il 17 gennaio"

Il padre di Ilaria Salis ha inviato una lettera a Mattarella
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29 Marzo 2024 - 19.31


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Il padre di Ilaria Salis, Roberto, ha inviato una lettera al presidente della Repubblica.

“Ho inviato una Pec a Sergio Mattarella, una lettera molto asciutta facendo riferimento a quella che gli avevo mandato il 17 gennaio e alla quale aveva prontamente risposto. In qualità di garante della Costituzione, l’articolo 3 si applica a tutti i cittadini italiani: può intervenire sul governo Orban e deve sollecitare il governo italiano perché, evidentemente, non ha agito come dovrebbe.”

“Il ricorso contro la mancata concessione dei domiciliari va fatto, anche se è una strada su cui non mi faccio grandi illusioni”, ha aggiunto il padre della 39enne milanese in carcere a Budapest da 13 mesi con l’accusa di aver aggredito alcuni esponenti di estrema destra. “Cercare di far ragionare in termini di stato di diritto l’Ungheria mi pare tempo perso, ma facciamo tutto quello che si può fare”.

Per presentare il ricorso, ha chiarito l’avvocato Gyorgy Magyar, “bisogna aspettare che la Corte metta per iscritto l’ordinanza sul respingimento dei domiciliari, e ci vorrà qualche giorno dopo le feste di Pasqua. Subito dopo, e sicuramente entro i termini fissati, noi presenteremo il ricorso contro questa ordinanza alla Corte d’appello che ha già emesso una sentenza a nostro favore, riguardo la traduzione di tutti gli atti del processo in italiano”.

Leggi anche:  Europee, Ilaria Salis (Avs): "Trasformerò la mia vicenda in una lotta per la tutela dei diritti fondamentali"

“Per andare alla Corte europea per i diritti dell’uomo bisogna aspettare una serie di passaggi tecnici – ha quindi spiegato Roberto Salis – ma bisogna continuare a lavorare, se possibile anche con maggiore determinazione rispetto a prima”.

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