Uccise la sorella, per il giudice è mentalmente semi-infermo: condannato a 24 anni e 6 mesi
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Uccise la sorella, per il giudice è mentalmente semi-infermo: condannato a 24 anni e 6 mesi

La procura aveva chiesto l'ergastolo per Alberto Scagni, ritenuto però semi infermo mentalmente dalla corte d'assise. Scagni era accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dalla parentela.

Uccise la sorella, per il giudice è mentalmente semi-infermo: condannato a 24 anni e 6 mesi
Alice Scagni con il fratello che l'ha uccisa
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29 Settembre 2023 - 14.45


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Farà discutere la sentenza che vede Alberto Scagni condannato a 24 anni e sei mesi per l’omicidio della sorella Alice avvenuto il primo maggio del 2022. La procura aveva chiesto l’ergastolo per l’uomo, ritenuto però semi infermo mentalmente dalla corte d’assise. Scagni era accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dalla parentela.

I giudici hanno disposto anche la permanenza per almeno tre anni, dopo il carcere, in una residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza. Scagni uccise la sorella dopo avere aspettato per ore sotto casa di lei. Da mesi il fratello litigava con i parenti perché chiedeva continuamente soldi. In poche settimane aveva speso il fondo pensione, di 15 mila euro, che gli era stato accantonato dai genitori e aveva iniziato a perseguitare la nonna e i vicini di casa.

Dopo l’omicidio i genitori hanno denunciato la dottoressa del centro di Salute mentale della Asl3 e gli agenti della centrale operativa che il primo maggio ricevettero le telefonate del padre del ragazzo ma non mandarono le volanti. La procura ha chiesto l’archiviazione per questo fascicolo ma i genitori, tramite l’avvocato Fabio Anselmo, si sono opposti e sarà fissata un’udienza per la 

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