Eversione nera: Marcello De Angelis si dimette dalla regione Lazio
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Eversione nera: Marcello De Angelis si dimette dalla regione Lazio

Marcello De Angelis, responsabile della comunicazione istituzionale della Regione Lazio aveva negato la matrice fascista della strage di Bologna. Poi è spuntata una canzone antisemita

Eversione nera: Marcello De Angelis si dimette dalla regione Lazio
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29 Agosto 2023 - 19.46


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Marcello De Angelis, responsabile della comunicazione istituzionale della Regione Lazio, ha presentato le sue dimissioni dall’incarico che ricopriva.

Le dimissioni sono state formalizzate attraverso una lettera indirizzata al presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca. De Angelis ha comunicato la sua decisione irrevocabile dopo averla precedentemente discussa in un incontro privato con il presidente. Le dimissioni sono state accettate da Rocca e sono entrate in vigore immediatamente.

Le ragioni di queste dimissioni sono ricollegate alle controversie emerse attorno a dichiarazioni rilasciate da De Angelis riguardo alla strage di Bologna. In seguito a tali dichiarazioni, venerdì era stato programmato uno speciale consiglio regionale per esaminare la questione.

“Dopo attenta riflessione – scrive De Angelis nella lettera di dimissioni – mi trovo nelle condizioni di dover fare una scelta di cui mi assumo tutta la

responsabilità. Sono stato messo alla gogna per un post su Facebook in cui ho espresso perplessità su una vicenda giudiziaria sulla quale molti altri prima e meglio di me e in modo più autorevole, si erano pronunciati in maniera analoga

Rivendico il diritto al dubbio e al dissenso – prosegue rivolgendosi al presidente della Regione – anche se non posso negare di essermi espresso in modo inappropriato e per questo ho chiesto scusa. Ho scatenato dure pressioni politiche contro l’Istituzione che oggi rappresenti e, pur nella consapevolezza che i tuoi avversari non hanno argomenti o la forza per importi le decisioni che auspicherebbero, la mia stessa coscienza è più forte e più legittimata di loro a chiedermi di fare un passo indietro. La mostruosa macchina del fango può stritolare chiunque e mi ha preso di mira mettendomi alla gogna rovistando nella mia vita”.

L’ormai ex capo della comunicazione del Lazio continua ricordando di aver “pagato tragicamente per metà della mia esistenza colpe che non avevo, ma non posso affrancarmi dall’unica cosa di cui mi sento vergognosamente responsabile: aver composto in passato un testo di una canzone che considero un messaggio di odio insensato nei confronti di esseri umani senza colpa, molti dei quali sono oggi miei amici e amiche, colleghi, vicini di casa, persone che apprezzo, ammiro, a cui voglio bene e persino miei familiari. Non so se potrò mai perdonarmi per questa cosa e non mi aspetto che lo facciano altri”.

De Angelis conclude spiegando che “non posso consentire che le mie responsabilità passate possano macchiare o offuscare lo straordinario lavoro che tante persone migliori di me stanno compiendo per il bene comune” e conferma “le mie dimissioni con effetto immediato”.

Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha fatto sapere di aver accettato le dimissioni e ha ringraziato De Angelis “per aver messo al riparo l’istituzione che presiedo dalle inaccettabili strumentalizzazioni di queste settimane, pagando il prezzo per una canzone scritta 45 anni fa e rispetto alla quale ha manifestato pubblicamente tutto il suo imbarazzo e orrore”.

Per la precisione va detto che De Angelis è stato in passato condannato in maniera definitiva per vicende legate al terrorismo nero.

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