Casal Palocco, dopo l'incidente gli youtuber continuavano a girare video: la testimonianza
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Casal Palocco, dopo l'incidente gli youtuber continuavano a girare video: la testimonianza

Casal Palocco, subito dopo l'incidente un ragazzo con la t shirt targata The Borderline e con un cellulare in mano continuava a filmare, con il piccolo Manuel appena morto in auto.

Casal Palocco, dopo l'incidente gli youtuber continuavano a girare video: la testimonianza
Il video dell'incidente a Casal Palocco
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16 Giugno 2023 - 11.41


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L’incidente di Casal Palocco, nel quale ha perso la vita il piccolo Manuel Proietti di 5 anni, è un caso molto emblematico del livello raggiunto dalla società basata sul consumo sfrenato e l’apparenza. Al momento l’unico indagato è Matteo Di Pietro, il ventenne youtuber alla guida della Lamborghini.

La vicenda si arricchisce di elementi grotteschi e sconfortanti visto che, secondo un video che gira da qualche ora nelle chat dei residenti della zona, subito dopo l’incidente un ragazzo con la t shirt targata The Borderline e con un cellulare in mano continuava a filmare, con il piccolo Manuel appena morto in auto.

“Dopo l’incidente continuavano a filmare, il papà di un altro bambino li ha ripresi e ha discusso con i ragazzi”. A raccontarlo ai cronisti sul posto è un amico della famiglia Proietti e papà di un amichetto di scuola di Manuel. “Dobbiamo tutti parlare e raccontare quello che è successo. Filmavano e il bimbo era morto. Siamo distrutti, questa macchina sfrecciava da giorni. Andavano fermati”.

“Questa macchina sfrecciava da giorni. Mi è rimasta impressa perché era molto bella come auto, ma dentro di me, vedendo alla velocità in cui andava, ho pensato: questi se prendono qualcuno lo uccidono”, dice una signora del quartiere.

In un video girato subito dopo l’incidente si vedono alcuni passanti inveire contro i ragazzi che erano a bordo del Suv. “Ma che c…o hai fatto?”, urla un signore che viene trattenuto dalla folla radunata sul posto. Vito Loiacono, un altro degli occupanti della Lamborghini, su Instagram si è discolpato: “Non c’ero io alla guida”. Proprio lui aveva postato l’ultimo video prima della tragedia durante il quale, a bordo della Ursus già pronta per la folle sfida, prendeva in giro le Smart che “sono macchine da 300 euro”.

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