Sting suona per i detenuti di Napoli, con una chitarra costruita con il legno di un barcone
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Sting suona per i detenuti di Napoli, con una chitarra costruita con il legno di un barcone

L'esecuzione, intima e toccante, è stata realizzata all'interno di un carcere e filmata con l'aiuto di Trudie e Lorenza, entrambe con Sting nella produzione del film-documentario Posso entrare? An ode to Naples.

Sting suona per i detenuti di Napoli, con una chitarra costruita con il legno di un barcone
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25 Aprile 2023 - 10.17


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Sting aveva promesso a padre Antonio Loffredo, ex parroco della Basilica del Rione Sanità, che avrebbe suonato per i detenuti di Secondigliano. L’ex Police ha programmato il concerto privato, caratterizzato da una chitarra realizzata dai detenuti stessi, che partecipano al progetto Metamorforsi della Onluns Casa dello Spirito e delle Arti. Uno strumento ancora più particolare perché realizzato coi resti dei barconi naufragati a Lampedusa.

Quando Sting arriverà a Napoli riceverà la prima chitarra realizzata dai maestri liutai del progetto Metamorfosi e dai detenuti di Secondigliano. Sting mantiene dunque la parola data a padre Antonio Loffredo, l’ex parroco della Basilica del Rione Sanità che una sera a cena gli raccontò le iniziative della Fondazione San Gennaro. Parlarono della formazione dei detenuti, la realizzazione di rosari, ostie e anche del laboratorio del legno da cui uscivano i violini. Sting sembrava incredulo, stando ai racconti di chi c’era: “Dalle barche nascono strumenti funzionanti? Va bene allora vengo e ve li suono”. Una promessa un debito. 

Sting riscrive Fragile, uno dei suoi più celebri pezzi dedicato al giovane inerme Ben Linder, ucciso dai Contras in Nicaragua, in una versione dal sapore carcerario. La canzone, eseguita con chitarra e quattro archi (tre violini e un violoncello) già registrati a Milano, celebra la non violenza e la poesia. “Sono grato a padre Antonio per averci fatto conoscere l’opera e il team di Arnoldo Mosca Mondadori – spiega Sting a Repubblica – Credo che gli strumenti creati dalla Fondazione siano una meravigliosa trasformazione del dolore di tanti, rappresentano la bellezza e la dignità insita in tutti gli esseri umani”. 

L’esecuzione, intima e toccante, è stata realizzata all’interno di un carcere e filmata con l’aiuto di Trudie e Lorenza, entrambe con Sting nella produzione del film-documentario Posso entrare? An ode to Naples. Un’opera che, grazie all’intervento di padre Antonio, ha rinnovato la speranza di tanti, rappresentando la bellezza e la dignità insita in tutti gli esseri umani. La riscrittura di Sting di Fragile è un inno di speranza che sta già girando il mondo.

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