Spezia, Fdi ignora la storia e chiede le dimissioni di un consigliere che si dichiara comunista
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Spezia, Fdi ignora la storia e chiede le dimissioni di un consigliere che si dichiara comunista

Massimo Lombardi, della lista di opposizione Spezia Bene Comune si definisce comunista e Fratelli d'Italia chiede le dimissioni. Ignorano che i comunisti italiani

Spezia, Fdi ignora la storia e chiede le dimissioni di un consigliere che si dichiara comunista
Massimo Lombardi consigliere comunale a La Spezia
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4 Aprile 2023 - 19.32


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Estremisti di destra e reazionari, ignorano che sono in uno stato democratico regolato da una Costituzione firmata, tra gli altri, dal comunista Umberto Terracini. Quindi in Italia se c’è una repubblica democratica è merito anche dei comunisti. Mentre il fascismo – che in Italia ha instaurato una repubblica criminale – è fuorilegge. Chiaro o qualcuno ha bisogno dei disegnini?

Un consigliere comunale si dichiara `comunista´ nel corso del consiglio comunale alla Spezia e scoppia `il caso. Il consigliere in questione è Massimo Lombardi, della lista di opposizione Spezia Bene Comune. Dopo la sua dichiarazione, il gruppo di Fratelli d’Italia in una nota ha sottolineato che «farebbe bene ad allontanarsi dalla vita politica». È accaduto nel corso del dibattito, in consiglio comunale, sulla mozione della maggioranza di centrodestra contro il regolamento di una scuola spezzina per la gestione delle `carriere alias´.

In un botta e risposta tra maggioranza e opposizione, è stato detto a una consigliera del Pd che la minoranza non è composta da persone `democratiche´ e così Lombardi, prendendo la parola, si è difeso dicendo «io non sono democratico ma comunista e conosco l’importanza del confronto fra le idee».

Per Fratelli d’Italia «parole gravissime» che rendono «il senso di come una parte della sinistra, evidentemente estremista, affronti e intenda la vita politica cittadina e non solo. Oggi è stata calata la maschera di demagogia ed emergono la reale indole e le prospettive di taluni personaggi».

Sulla vicenda è intervenuto il segretario nazionale di Rifondazione Comunista Maurizio Acerbo. «Non prendiamo lezioni di democrazia dai nostalgici del fascismo. Facciamo presente ai nipotini di Mussolini e Almirante che in Italia dichiararsi comunista non è ancora reato. Lo è stato per un ventennio che si concluse con centinaia di migliaia di morti e il Paese in macerie».

Anche la Cgil della Spezia, con il segretario provinciale Luca Comiti, ha espresso solidarietà a Lombardi, che «sta svolgendo un lavoro importante per la crescita democratica della città e non crediamo proprio che una formazione politica che ha ancora la fiamma tricolore nel simbolo possa dare lezioni di democrazia a chicchessia».

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