Cinque agenti di polizia penitenziaria sono stati condannati dal Tribunale di Siena per tortura in concorso in relazione a un presunto pestaggio di un detenuto tunisino avvenuto nel 2018 nel carcere di Ranza a San Gimignano (Siena). Il giudice Simone Spina, al termine della camera di consiglio, ha emesso un verdetto di colpevolezza con condanne che vanno dai 5 anni e 10 mesi ai 6 anni e mezzo. Le difese degli imputati hanno annunciano che faranno ricorso in appello. Inflitte anche sanzioni pecuniarie e risarcimenti oltre i 50mila per ciascuno condannato.
I fatti risalgono all’11 ottobre 2018, quando durante un trasferimento di cella il tunisino, detenuto per spaccio di droga e furti, sarebbe stato picchiato. Le indagini avviate dalla Procura avevano ravvisato il coinvolgimento di 15 agenti.
Il 17 febbraio 2021 dieci agenti di polizia penitenziaria del carcere di San Gimignano erano stati condannati per tortura e lesioni aggravate in concorso. Per loro il Gup di Siena, Jacopo Rocchi, aveva inflitto pene che vanno dai 2 anni e 3 mesi ai 2 anni e 8 mesi. In precedenza il gup di Siena aveva già condannato a quattro mesi di reclusione il medico dello stesso penitenziario, accusato di rifiuto di atti d’ufficio perché si sarebbe rifiutato di visitare e refertare il detenuto.