Riccardi sul fascismo: "Nessuno si rifà direttamente a Mussolini ma la libertà soffre"
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Riccardi sul fascismo: "Nessuno si rifà direttamente a Mussolini ma la libertà soffre"

Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant'Egidio alla vigilia del centenario della Marcia su Roma: "Molte democrazie arretrano"

Riccardi sul fascismo: "Nessuno si rifà direttamente a Mussolini ma la libertà soffre"
Andrea Riccardi
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20 Ottobre 2022 - 16.54


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Fascismo, ritorna? «Nessuno si rifà al fascismo, ma nel mondo la libertà soffre. Certi regimi dell’Europa orientale e dell’Africa hanno ridotto lo spazio della democrazia. Occorre vigilare». 

Lo afferma lo storico Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio, che nell’editoriale pubblicato nel numero di Famiglia Cristiana oggi in edicola analizza certi fenomeni politici in atto. 

«Siamo alla vigilia del centenario della marcia su Roma e giustamente si discute molto di fascismo», esordisce Riccardi. «La domanda oggi è: può ritornare quella storia? La vittoria elettorale di Giorgia Meloni, che ha militato nelle organizzazioni giovanili del Msi (che con la svolta di Fiuggi ha abbandonato ogni riferimento al fascismo), ha riproposto la questione. Ma il problema, oggi, non è questo, soprattutto in Italia. Guardiamo in giro per il mondo e per l’Europa: anche se non vediamo regimi che si rifanno direttamente a Mussolini, troviamo comunque regimi autoritari di massa, che sopprimono o riducono lo spazio della democrazia e della libertà di stampa. Purtroppo l’89 non ha inaugurato un mondo tutto democratico, come profetizzavano gli ottimisti della globalizzazione».

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 «Che cosa sta succedendo nell’Ungheria di Orban? E nella Turchia di Erdogan, nella Russia di Putin o in Bielorussia? In vari Paesi africani, le democrazie, affermatesi negli anni Novanta, sono in crisi tra colpi di Stato e nuovi autoritarismi. Umberto Eco, in un piccolo quanto prezioso libro dal titolo Fascismo eterno, afferma: a un mondo privo d’identità sociale, il fascismo «dice che il loro unico privilegio è il più comune di tutti, quello di essere nati nello stesso Paese Inoltre, gli unici che possono fornire un’identità alla nazione sono i nemici». 

Il fascismo non è un’etichetta o una semplice connessione con l’esperienza mussoliniana, ma qualcosa di attuale e prepotente: una miscela esplosiva di nazionalismo e autoritarismo, di culto dell’uomo solo e di consenso di massa, soprattutto di odio per il pluralismo, il pensiero libero e critico, la complessità della società. È quello che avviene in molte parti del mondo. Concludeva Eco: «Libertà e liberazione sono compito che non finisce mai»».

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