Tragica alluvione nelle Marche: i morti salgono a 9, 50 i feriti
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Tragica alluvione nelle Marche: i morti salgono a 9, 50 i feriti

Sono caduti circa 400 millimetri di pioggia in due o tre ore, la metà di quello che piove in un anno nella Regione

Tragica alluvione nelle Marche: i morti salgono a 9, 50 i feriti
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16 Settembre 2022 - 12.06


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Il maltempo mette in ginocchio le Marche, provocando undici morti e quattro dispersi in provincia di Ancona. Quattro sono le vittime a Ostra, una a Senigallia, una a Trecastelli e una a Barbara, dove ci sono ancora tre dispersi (tra cui due bambini). Sono almeno 50 i feriti che si sono recati negli ospedali della regione. Ancora isolato il Comune di Cantiano, paese di poco più di 2mila abitanti in provincia di Pesaro e Urbino, dove le fortissime piogge hanno trasformato le strade in veri e propri torrenti e trascinato via auto. A Senigallia esondato il Misa. Decine di persone rifugiatesi sui tetti delle abitazioni e sugli alberi sono state salvate dai vigili del fuoco in azione.

Tra i dispersi ci sono due bambini – A Barbara “al momento sono dispersi una madre con una figlia di circa 8 anni che cercavano di scappare”, racconta il sindaco del comune, Riccardo Paqualini. “E in un’altra situazione scappavano sempre una madre e un figlio: in questo caso la mamma si è salvata”.

Il piccolo, di 8 anni, era con la mamma in auto che è rimasta bloccata dall’acqua. Secondo quanto ricostruito al momento dai soccorritori, la donna sarebbe riuscita a lasciare l’auto con il figlio in braccio ma sarebbe poi stata nuovamente travolta. I vigili del fuoco l’hanno soccorsa e salvata nella notte ma del bambino non c’è ancora traccia.

In tre ore caduta la metà della pioggia che piove in un anno – Nella provincia di Ancona, ha spiegato il responsabile delle emergenze del dipartimento della protezione civile Luigi d’Angelo, si sono abbattuti “400 millimetri di pioggia in due, tre ore (la metà di quello che piove in un anno nella Regione, ndr). È stato un evento estremamente intenso – ha sottolineato -, tutte le forze sono in campo e al lavoro”. Probabilmente, ha aggiunto, “il caldo di questi giorni, scontrandosi con una cella di aria fredda, ha determinato dei fenomeni così violenti”.

Cantiano (INSTAGRAM FERRUCCIO MAZZA)


L’ondata di maltempo che ha colpito le Marche “non era prevista a questi livelli, non avevamo livelli di allarme. E l’esondazione del Misa, in particolare, è stata repentina e improvvisa”. Lo dice all’ANSA l’assessore regionale alla Protezione civile Stefano Aguzzi. In alcune località, “non c’è stato tempo di intervenire, ci sono persone che magari erano in strada o sono uscite non rendendosi conto del pericolo”.
Il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio è partito per le Marche dopo la bomba d’acqua. Intanto continua il lavoro dei soccorritori, andato avanti per tutta la notte a Barbara, comune che assieme a Otra e Trecastelli e che è stato investito da un’ondata di acqua e fango che ha travolto tutto il paese.
Al momento ha smesso di piovere nella zona di Senigallia e hinterland ma proseguono incessanti le operazione si soccorso a persone in difficoltà dopo le forti precipitazioni, esondazioni e allagamenti che hanno causato disagi e vittime ell’Anconetano.

Il maltempo che ha colpito l’entroterra di Senigallia ha trascinato a valle lungo il fiume Misa “parecchi tronchi di alberi e piante che hanno ostruito il ponte Garibaldi, lì il fiume è esondato sul lato destro”, ha detto il direttore della protezione civile regionale delle Marche Stefano Stefoni. Nel cuore della cittadina della Marche sono visibili i danni procurati dai detriti, rami e fango, trascinati dal torrente. Molti cittadini sono all’opera per svuotare cantine e negozi allagati. “Ci sono esondazioni anche nella zona di Bettolelle – ha aggiunto – e vicino al ponte 2 giugno (ora dedicato alle vittime dell’alluvione del 2014, ndr), che è anch’esso pieno di legna”. I vigili del fuoco hanno messo in salvo alcune persone, tra cui anziani, con gommoni da rafting: nel centro di Senigallia si segnalano anche blackout. 

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