Corruzione, arrestata la sindaca di Terracina voluta da Giorgia Meloni
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Corruzione, arrestata la sindaca di Terracina voluta da Giorgia Meloni

Le indagini ruotano intorno alle concessioni balneari. Indagato anche l'europarlamentare di Fratelli d'Italia Nicola Procaccini

Corruzione,  arrestata la sindaca di Terracina voluta da Giorgia Meloni
Giorgia Meloni e la sindaca di Terracina Roberta Tintari
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19 Luglio 2022 - 10.19


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Roberta Tintari, sindaca di Terracina, è stata arrestata nell’ambito di una operazione dei carabinieri. Nei suoi confronti l’accusa è di corruzione. In base a quanto si apprende sono stati raggiunti da misure cautelari, tra gli altri, anche il presidente del Consiglio Comunale e due assessori.

È accusata di turbata libertà degli incanti e falso la sindaca di Terracina, Roberta Tintari, arrestata oggi nell’ambito di una operazione dei carabinieri di Latina e della Capitaneria di Porto che ha portato 5 persone agli arresti domiciliari.

Alla sindaca, in particolare, è contestato un episodio di turbata libertà degli incanti in relazione alla gestione dell’arenile comunale. Insieme a lei, per fatti che risalgono al 2019, è coinvolto anche l’allora vicesindaco Pierpaolo Marcuzzi, già arrestato a gennaio scorso. Arrestati anche il presidente del consiglio comunale e altri due assessori. In generale l’inchiesta riguarda il settore del demanio marittimo. 

Indagato pure l’europarlamentare Nicola Procaccini

Nella maxi inchiesta sulla gestione del demanio marittimo a Terracina è finito anche l’esponente di Fratelli d’Italia. Procaccini, ex militante del Fronte della Gioventù, dopo essere stato uno degli emergenti in An e uno degli uomini più vicini a Giorgia Meloni, di cui è stato anche portavoce quando la attuale leader era ministra della gioventù del Governo Berlusconi, è passato con Fratelli d’Italia.

Figlio dell’ex deputata azzurra Maria Burani Procaccini, proprio a Terracina, la sua città di origine, è stato sindaco dal 2011 al 2015 e poi dal 2016 al 2019. Eletto al Parlamento europeo, ha lasciato il timone della città all’allora sua vice, Roberta Tintari, poi eletta sindaca nel 2020 e finita questa mattina ai domiciliari.

E anche Procaccini, che di recente aveva scelto Marcuzzi, già arrestato sei mesi fa, come suo collaboratore a Bruxelles, è stato considerato parte del sistema di illeciti che sarebbe stato costruito attorno alla pubblica amministrazione terracinese.

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