E' morto Federico Carboni, il primo caso di suicidio assistito in Italia
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E' morto Federico Carboni, il primo caso di suicidio assistito in Italia

"E' un grande dispiacere andarsene, ma ora posso volare felice dove voglio"

E' morto Federico Carboni, il primo caso di suicidio assistito in Italia
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16 Giugno 2022 - 13.59


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Il suicidio assistito è stato praticato per la prima volta in Italia su Federico Carboni, un 44enne marchigiano, tetraplegico da 12 anni dopo un incidente stradale. “Non nego che mi dispiace congedarmi dalla vita, sarei falso e bugiardo se dicessi il contrario perché la vita è fantastica e ne abbiamo una sola. Ma purtroppo è andata così”. Le parole di Federico Carboni, 44 anni, di Senigallia (Ancona), prima della procedura di suicidio medicalmente assistito a seguito della quale è morto stamattina alle 11.05.

«Ho fatto tutto il possibile per riuscire a vivere il meglio possibile e cercare di recuperare il massimo dalla mia disabilità, – ha aggiunto – ma ormai sono allo stremo sia mentale sia fisico. Non ho un minimo di autonomia della vita quotidiana, sono in balia degli eventi, dipendo dagli altri su tutto, sono come una barca alla deriva nell’oceano. Sono consapevole delle mie condizioni fisiche e delle prospettive future quindi sono totalmente sereno e tranquillo di quanto farò.

Con l’Associazione Luca Coscioni – ha proseguito – ci siamo difesi attaccando e abbiamo attaccato difendendoci, abbiamo fatto giurisprudenza e un pezzetto di storia nel nostro paese e sono orgoglioso e onorato di essere stato al vostro fianco. Ora finalmente sono libero di volare dove voglio».

In merito alla necessità della raccolta fondi per la strumentazione necessaria l’Ass. Coscioni spiega: “In assenza di una legge, lo Stato italiano non si è fatto carico dei costi dell’assistenza al suicidio assistito e dell’erogazione del farmaco, nonostante la tecnica sia consentita dalla Corte Costituzionale con la sentenza Cappato/Dj Fabo”.

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