Covid, negli ultimi sette giorni scende l'indice di trasmissibilità Rt
Top

Covid, negli ultimi sette giorni scende l'indice di trasmissibilità Rt

La percentuale dei casi di Covid rilevati attraverso l'attività di tracciamento dei contatti è in lieve diminuzione (12% contro il 13% della scorsa settimana). E' in aumento invece la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi

Covid, negli ultimi sette giorni scende l'indice di trasmissibilità Rt
Ospedale, Covid
Preroll

globalist Modifica articolo

15 Aprile 2022 - 19.31


ATF

Negli ultimi sette giorni l’indice di trasmissibilità Rt è sceso  da 1,15 a 1. È in calo anche  l’incidenza dei casi di Covid ogni 100mila abitanti: da 776 a 717. Questo quanto emerge dal monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute, che sottolinea inoltre come nell’ultima settimana sia scesa anche l’occupazione delle terapie intensive, ma sia aumentata quella nei reparti ordinari. Meno casi nelle fasce giovanili e tra 5-11 anni. Rezza: “Alta circolazione virus, tenere comportamenti prudenti”.

La percentuale dei casi di Covid rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in lieve diminuzione (12% contro il 13% della scorsa settimana). E’ in aumento invece la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (41% rispetto al 38% della settimana precedente), mentre diminuisce lievemente la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (47% contro il 48%). 

Il tasso di occupazione in terapia intensiva per pazienti Covid scende questa settimana al 4,2% rispetto al 4,7% della scorsa settimana. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale invece al 15,6% contro il 15,5% di sette giorni fa.

Leggi anche:  Inchiesta mascherine, la Procura chiede 1 anno e 4 mesi di carcere per Domenico Arcuri: le accuse dei Pm

Una sola Regione, l’Abruzzo, questa settimana supera il valore di incidenza di 1.000 casi per 100mila abitanti rispetto al valore medio nazionale di 717: l’incidenza è infatti pari a 1014,6. Le incidenze più elevate, dopo l’Abruzzo, si registrano in Umbria (920,2) e Veneto (896,4). L’incidenza più bassa si rileva in Valle d’Aosta ed è pari a 469,8.

Dodici Regioni superano questa settimana la soglia di allerta del 15% in relazione all’occupazione dei posti letto di malati Covid nei reparti di area medica: il valore più alto si registra in Umbria con il 40,5%. Seguono la Calabria con il 31,8% e la Sicilia con il 25%. Solo una Regione, la Sardegna, supera invece la soglia di allerta fissata al 10% per quanto riguarda l’occupazione dei posti letto per malati Covid nelle terapie intensive: il tasso di occupazione è infatti pari all’11,3%. 

“Anche questa settimana tende leggermente a diminuire il tasso di incidenza dei casi di Covid nel nostro Paese e anche l’Rt mostra una tendenza alla diminuzione. Notiamo inoltre una tendenza leggera alla flessione della congestione dei posti di terapia intensiva, il che è una buona notizia. Data però l’elevata circolazione del virus in questo periodo, è sempre bene continuare a mantenere comportamenti ispirati alla precauzione e completare la vaccinazione in base alle indicazioni date a seconda della fascia di età”. Così il direttore Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, commentando il monitoraggio settimanale. 

Leggi anche:  Inchiesta mascherine, la Procura chiede 1 anno e 4 mesi di carcere per Domenico Arcuri: le accuse dei Pm

“L’incidenza dei casi di Covid-19 in Italia, così come in quasi tutti i Paesi europei, è in lenta ma costante diminuzione e anche l’Rt è in miglioramento. C’è una tendenza alla diminuzione dei casi in quasi tutte le Regioni italiane e c’è una netta diminuzione del numero dei casi soprattutto nelle fasce giovanili e tra 5 e 11 anni, mentre è più contenuta la diminuzione nelle fasce d’età più avanzate”. Lo ha spiegato Anna Teresa Palamara, direttore Malattie Infettive dell’Istituto superiore di sanità.

Native

Articoli correlati