Il monito di Mattarella: "La violenza contro le donne è un fallimento di tutti"
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Il monito di Mattarella: "La violenza contro le donne è un fallimento di tutti"

In occasione della Giornata internazionale dedicata al tema, il presidente della Repubblica sottolinea la pericolosità del persistere di una "visione distorta dei rapporti di coppia"

Sergio Mattarella, 12º presidente della Repubblica Italiana
Sergio Mattarella, 12º presidente della Repubblica Italiana
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25 Novembre 2021 - 10.53


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Un discorso  molto saggio, come sempre quelli che arrivano dal Quirinale.

“La violenza contro le donne è un fallimento della nostra società nel suo insieme, che non è riuscita, nel percorso di liberazione compiuto dalle donne in quest’ultimo secolo, ad accettare una concezione pienamente paritaria dei rapporti di coppia”. 

Lo ha scritto Sergio Mattarella in occasione della “Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne”.

“Numeri intollerabili” 

Questa giornata “impone di confrontarci, ogni anno, con numeri intollerabili che testimoniano una continua, diffusa e ancora inestirpabile violenza contro le donne”, sottolinea il presidente della Repubblica.

“Violenza che si riversa anche sui bambini” 

– “La nostra società è ancora pervasa, in differenti territori e in svariati contesti, da episodi di violenza, verbale, economica, fisica, frutto dell’idea, inaccettabile, che l’uomo possa prevaricare sulla donna utilizzando la forza”, afferma ancora Mattarella. “In molti casi la violenza contro le donne supera il rapporto di coppia e si riversa anzitutto sui bambini, ma anche su altri familiari, amici e persone che tentano di intervenire per arginare questa folle spirale”.

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“Visione distorta dei rapporti tra uomo e donna”

 La violenza contro le donne “prende origine infatti da una visione distorta dei rapporti tra uomo e donna, che vede la seconda come oggetto e in ogni caso come soggetto non degno di un pieno rispetto. E’ nell’idea di inferiorità che pervade, ancora troppo spesso, l’approccio alla questione femminile, in cui si trovano le radici di ogni forma di violenza”.

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