Un prete celebra una messa di ringraziamento per la bocciatura del ddl Zan, l'amarezza del sindaco gay
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Un prete celebra una messa di ringraziamento per la bocciatura del ddl Zan, l'amarezza del sindaco gay

Lui è il sindaco di San Zenone degli Ezzelini, Fabio Marin. Oggi, mercoledì 10 novembre 2021, in Santuario, alle ore 18.30 ci sarà prima il Rosario, poi una Santa Messa di ringraziamento per il blocco del ddl Zan

Iil sindaco di San Zenone degli Ezzelini, Fabio Marin
Iil sindaco di San Zenone degli Ezzelini, Fabio Marin
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10 Novembre 2021 - 09.49


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Uno schiaffo a chi è vittima di discriminazioni e violenza. Un orrendo messaggio mandato da chi dovrebbe accogliere non emerginare.
Come ha scritto Alessandro Lanza – Prima Treviso – In un comune dove il sindaco è omosessuale e sostenitore del provvedimento affossato dal parlamento, San Zenone degli Ezzelini, domani si terrà una messa di ringraziamento per la bocciatura del ddl Zan. 
La chiesa purtroppo non è solo quella di Papa Francesco. La chiesa è anche questa. In grado di compiere gesti ferici contro gli omosessuali. 


Ddl Zan bocciato, messa di ringraziamento
L’appuntamento è per domani, mercoledì 10 novembre 2021, in Santuario. Ore 18.30. Prima il Rosario, poi una Santa Messa di ringraziamento per il blocco del ddl Zan (con tanto di preghiera).
A spiegare le ragioni dell’iniziativa, che si terrà nella parrocchia di San Zenone degli Ezzelini – paese che, per spiegare meglio il clima, è guidato dal sindaco Fabio Marin, che non ha mai fatto mistero della sua omosessualità e di una felice relazione con il compagno – è stato lo stesso parroco, don Antonio Ziliotto. Una sorta di Peppone e don Camillo 2.0, a tinte arcobaleno.
“Il disegno di legge promosso dall’onorevole Zan (famoso DDL Zan) è un testo che sarebbe dovuto essere stato approvato al Senato, dopo il primo passaggio in parlamento, già nel Marzo 2020, mese in cui è partita la pandemia del Coronavirus. I vescovi italiani ne avevano denunciato la pericolosità nel Giugno 2020 e nel foglietto del 19 luglio 2020 avevamo riportato il testo della Cei impegnandoci a pregare nel nostro Rosario quotidiano “per i nostri governanti perché facciamo leggi giuste secondo la volontà di Dio”.
La pericolosità e l’ambiguità della legge stava soprattutto nell’introdurre nella legislazione italiana e nell’insegnamento scolastico, mascherata come lotta all’omo-transfobia, l’ideologia del Gender per la quale ogni persona ha diritto di scegliere a proprio piacimento di essere maschio o femmina… Lo scorso 27 ottobre la legge è stata bloccata con voto segreto al Senato. Volevo proporre una S. Messa di Ringraziamento mercoledì 10 novembre alle ore 18.30 in Santuario per questo difficile e laborioso approdo in cui il Signore ha agito e ha sostenuto tutte le persone di buona volontà! Continuiamo a pregare per i nostri governati perché questa ideologia, anche se in una modalità meno invasiva, è stata votata con la fiducia in un emendamento del DL Trasporti il 4 novembre. Vostro parroco, don Antonio Ziliotto”
Il commento del sindaco: “Imbarazzo e amarezza”
Sulla questione è arrivato proprio il commento del primo cittadino, che ha ha dichiarato:
“Penso che ogni commento sia sprecato, provo grande dispiacere e amarezza. Sono un uomo di fede e quello che c’è scritto nel bollettino parrocchiale mi mette in forte imbarazzo. A maggior ragione perché, con il don, stiamo collaborando bene per il paese e ho sempre avuto un buon rapporto. E per questo non mi va di alimentare polemiche. Penso però che ci sia ben altro, al giorno d’oggi, per cui valga la pena pregare, anziché fare velate associazioni al ddl Zan e al Covid. Rispetto l’opinione di tutti, ma ritengo che il nostro paese sia molto più avanti rispetto a quel che c’è scritto lì”

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