Il primario di Jesolo: “Un no vax grave ha rifiutato il ricovero. Preferiva morire che...”
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Il primario di Jesolo: “Un no vax grave ha rifiutato il ricovero. Preferiva morire che...”

Il dottor Brollo: “Neppure di fronte al pericolo di morire si è convinto. I no vax come fanno a non capire che la storia potrebbe ripetersi?”

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3 Novembre 2021 - 11.50


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Una storia che è lo specchio di quello che stiamo vivendo: lo scorso martedì sera, al pronto soccorso dell’ospedale di Jesolo, un no vax di Portogruaro (Venezia), arrivato in gravi condizioni, ha rifiutato il ricovero e ha firmato le dimissioni.
Il dottor Lucio Brollo, primario del reparto di Medicina e Cardiologia riabilitativa, che ospita l’area Covid, intervistato dal Corriere, ha dichiarato:
“Non c’è stato niente da fare. Neppure di fronte al pericolo di morire e di infettare altre persone a lui vicine, si è convinto. Ha continuato a ripetere che il virus non esiste, non si rende conto che potrebbe morire, non accetta nessuna verità.”
Il primario ha proseguito spiegando che tra tutti i sanitari “serpeggia una certa insoddisfazione” per tutte quelle persone, come il no vax convinto in questione, che continuano a negare l’esistenza del Covid, dopo tutte le persone che sono morte.
Alla domanda su cosa dicono i non vaccinati che finiscono all’ospedale, il primario risponde: 
“I no vax sono convinti che nell’anti-Covid ci siano carbonio, mercurio, microchip. Gli anziani spesso rivelano di non essersi immunizzati perché i figli non hanno voluto, poi c’è chi ammette di non aver ricevuto chiarimenti e rassicurazioni convincenti da parte del proprio medico ma ciò che mi sconcerta è la confessione generale di aver visto la pandemia come qualcosa di lontano. Erano sicuri che, stando attenti, a loro non sarebbe capitato nulla, contavano sull’immunità procurata a tutti dal sacrificio di chi si vaccina. Questo 15% di non immunizzati non ha capito l’efficacia e l’innocuità dell’anti-Covid.
Il dottor Brollo prosegue dicendo che quando vede migliaia di persone non vaccinate che, senza mascherina né altra protezione, da 15 sabati manifestano contro il Green pass, “vorrebbe che venissero a fare un giro all’ospedale”. 
A vedere i malati che soffrono, piangono, muoiono soffocati e consapevoli, con l’orribile sensazione di essere sott’acqua e dover cercare l’aria, l’ossigeno. Non capire la strage che il Covid ha fatto e sta facendo, non ricordare la terribile sfilata di bare a Bergamo è un atteggiamento ingiustificabile e che mi dà fastidio.
Quando vede le proteste dei no vax in tv, come quella a Trieste, le contestazioni a Milano e nel resto d’Italia, cambia canale. “Come si fa a non capire che la storia potrebbe ripetersi?”, conclude.

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