Diciassettenne manda in coma un anziano con un pugno: lite esplosa a causa di un cane
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Diciassettenne manda in coma un anziano con un pugno: lite esplosa a causa di un cane

Il ragazzo dopo l'aggressione si è dato alla fuga per poi consegnarsi ai carabinieri dopo qualche ora. 

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30 Settembre 2021 - 10.47


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A Tavernerio, paese della cintura urbana comasca è successo qualcosa di terribilmente vergognoso: un uomo di 67 anni è ricoverato in gravissime condizioni dopo che è stato colpito durante una banale discussione e ha picchiato la testa cadendo a terra. Ad aggredirlo è stato un ragazzo di 17 anni a seguito di una banale lite scaturita per il cane di quest’ultimo.
Il ragazzo dopo l’aggressione si è dato alla fuga per poi consegnarsi ai carabinieri dopo qualche ora. 
Tutto è iniziato attorno alle 18:30 di mercoledì, in via Roma a Tavernerio, quando una ragazza al volante di un’auto si è trovata improvvisamente di fronte un cane.
Il proprietario dell’animale, il 17enne, si è messo a discutere in maniera veemente con la donna, tanto che il padre, inizialmente a bordo del mezzo, è sceso dall’auto intervenendo in sua difesa.
A questo punto sarebbe stato colpito non è chiaro se con un pugno o uno schiaffo. A causa del colpo l’uomo è caduto a terra e ha battuto la testa, perdendo conoscenza. Il ragazzo è subito scappato.
Le condizioni del 67enne sono apparse subito gravi tant’è vero che il 118 arrivato con un’ambulanza ha chiesto l’immediato intervento dell’elisoccorso.
Arrivato all’ospedale Sant’Anna di Como è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico e ora si trova in coma in rianimazioni. Le sue condizioni restano critiche.
Il ragazzo invece dopo circa tre ore si è presentato assieme ad uno zio nella caserma dei carabinieri di Albate e ha ammesso le proprie responsabilità.
Il padre del ragazzo aveva inizialmente cercato di incolparsi ma poi il 17enne ha raccontato tutto: si è spaventato e per questo è fuggito.
La sua collaborazione ha convinto il magistrato a non emettere provvedimenti restrittivi. Per lui, al momento, una denuncia a piede libero con l’accusa di lesioni personali gravissime. Situazione che potrebbe peggiorare se il 67enne dovesse non sopravvivere.

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