Covid-19, blitz dei Nas negli stabilimenti balneari: uno su tre è irregolare
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Covid-19, blitz dei Nas negli stabilimenti balneari: uno su tre è irregolare

I controlli per verificare anche l'attuazione delle misure di contenimento anti-Covid

Carabinieri Nas
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4 Agosto 2021 - 10.03


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Blitz Nas negli stabilimenti balneari: 1 su 3 è irregolare, 21 le chiusure. Con l’avvio della stagione turistica estiva, i carabinieri dei Nas, d’intesa con il ministero della Salute, hanno realizzato una campagna di controlli negli stabilimenti balneari e relativi esercizi di ristorazione, bar e ulteriori servizi forniti a favore dei vacanzieri, ubicati delle aree costiere marittime e dei laghi, eseguendo 886 controlli.
I controlli sono serviti per verificare in particolare l’attuazione delle misure di contenimento alla diffusione da Covid: dal corretto distanziamento degli ombrelloni all’uso delle mascherine,dalla presenza di dispenser per la disinfezione delle mani ai sistemi per la rilevazione della temperatura corporea.
Gravi anche le carenze igienico riscontrate nelle aree per la ristorazione, alla preparazione dei pasti e alla conservazione degli alimenti a portare alla chiusura e alla sospensione delle 21 attività.
In questo ambito sono state in  tutto 258 le situazioni di irregolarità, il 29% degli esercizi ispezionati.
Deferite 17 persone all’Autorità  giudiziaria e 217 a quella amministrativa, e sequestrati  oltre 1,3 tonnellate di prodotti alimentari e materie prime destinati alla preparazione dei  pasti,  principalmente prodotti a base di pesce, per un valore complessivo di circa 77mila euro.
In molti casi sono stati scoperti alimenti in cattivo stato di conservazione, con validità scaduta, privi di qualsiasi indicazione utile a stabilirne le origini e la tracciabilità o sottoposti ad arbitrarie procedure di congelamento, senza seguire le corrette procedure.
Sono state riscontrate anche carenze igieniche e strutturali degli ambienti e dei locali adibiti alla preparazione e somministrazione dei pasti, spesso rimediati in spazi ristretti, privi dei minimi requisiti per garantire condizioni ottimali di funzionamento, non sottoposti alle manutenzioni ordinarie e straordinarie.
Le 351 violazioni complessive contestate, per un ammontare di sanzioni pari a 202mila euro, hanno riguardato numerosi episodi di inosservanza alla normativa per la prevenzione della diffusione epidemica, come l’assenza di cartellonistica informativa e la mancanza delle periodiche pulizie e sanificazioni.

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