Olimpiadi a rischio, a Tokyo2020 rafforzate le misure anti-Covid
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Olimpiadi a rischio, a Tokyo2020 rafforzate le misure anti-Covid

La presidente del Comitato organizzatore dei Giochi ha annunciato che le misure anti-Covid nei confronti delle delegazioni che stanno già affluendo verranno "rese più stringenti"

Seiko Hashimoyo, Ceo Tokyo 2020
Seiko Hashimoyo, Ceo Tokyo 2020
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26 Giugno 2021 - 11.20


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Le Olimpiadi di Tokyo non sono mai state una certezza e ora, con la variante Delta che incombe e i primi positivi tra gli atleti, la competizione sportiva più famosa al Mondo rischia ancora uno stop. La presidente del Comitato organizzatore dei Giochi olimpici di Tokyo 2020, che inizieranno il 23 luglio, ha annunciato che le misure anti-Covid nei confronti delle delegazioni internazionali che stanno già affluendo verranno “rese più stringenti”, dopo che due membri di quella ugandese, formata di solo nove componenti, sono risultati positivi al Covid-19 nella sua variante Delta. 
Seiko Hashimoto ha parlato dopo che un ugandese di 50 anni è risultato positivo al test all’arrivo all’aeroporto di Narita, Tokyo, sabato scorso. L’uomo è asintomatico.
Un altro membro della piccola delegazione africana è risultato positivo mercoledì, dopo essersi recato nella città ospite di Izumisano, nella prefettura di Osaka con il resto del team in autobus.
Hashimoto ha segnalato che il comitato organizzatore intende rivedere le modalità di quarantena degli atleti nelle città ospitanti e nel villaggio olimpico, oltre alle modalità di trasporto in Giappone.
Le delegazioni e gli atleti, prima e dopo l’arrivo, si troveranno a dover affrontare una situazione orwelliana. Devono restare nella cosiddetta “bolla” evitando contatti con i cittadini ordinari del paese e dovranno sottoporsi a test quasi quotidiani. Ciononostante – ha chiarito Hashimoto – non è detto che questa politica sia “al 100 per cento efficace”.
Tutti i membri della delegazione ugandese, più l’autista dell’autobus, sono stati considerati contatti stretti del secondo positivo. Così ai membri della squadra sono stati messi in quarantena e non potranno allenarsi fino al 3 luglio.
Il governo giapponese e il Comitato internazionale olimpico hanno deciso di procedere comunque con i Giochi olimpici, nonostante solo da poco sia stato revocato un nuovo stato d’emergenza in diverse aree del paese nipponico e nonostante la contrarietà della maggioranza della popolazione segnalata da diversi sondaggi d’opinione.
Se la situazione epidemica non dovesse migliorare – ha segnalato ancora Hashimoto – l’opzione di tenere le Olimpiadi senza spettatori resta sul terreno, anche se la scorsa settimana l’organizzazione aveva deciso di consentire il riempimento del 50 per cento delle strutture fino a un massimo di 10mila spettatori.

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