Svolta nel caso Saman Abbas: il fratello avrebbe indicato il luogo della sepoltura
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Svolta nel caso Saman Abbas: il fratello avrebbe indicato il luogo della sepoltura

Dopo settimane di silenzio, arriva la testimonianza: una prova che potrà essere fatta valere in un eventuale processo sull’omicidio della ragazza pakistana

Ricerche dei Carabinieri
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20 Giugno 2021 - 09.54


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Settimane di silenzio imposto e di segreti, mentre intanto proseguivano invano le ricerche del corpo della giovane Saman Abbas.

Il fratello di della ragazza pakistana sarebbe a conoscenza del luogo dove potrebbe essere sepolto il corpo senza vita di sua sorella, e lo avrebbe già detto ai carabinieri.

Circostanza ribadita due giorni fa durante l’udienza per l’incidente probatorio avvenuta in tribunale a Reggio Emilia, con la quale la sua testimonianza è diventata una prova che potrà essere fatta valere in un eventuale processo sull’omicidio della ragazza.

Fino a pochi giorni fa, sembrava che il ragazzo avesse detto fin dal principio della sua collaborazione di non sapere dove potesse essere il luogo della sepoltura.

Ora, secondo quanto verbalizzato invece dal giudice per l’indagine preliminare Luca Ramponi, avrebbe offerto un dettaglio rilevante soprattutto alle difese dei cinque familiari indagati per l’omicidio della sorella.

In udienza il fratello minore di Saman Abbas, ha risposto alle domande degli inquirenti: tra le piiù rilevanti, quella su dove sia il corpo della sorella che lui stesso, ha ribadito al giudice, è stata uccisa per soffocamento dallo zio Danish Hasnain, 31 anni, fratello più giovane del padre Shabbar Abbas, 45 anni, che con la madre Nazia Shaheen, 48 anni, è fuggito in Pakistan.

Oltre a questo, ha detto infatti di aver dato indicazioni ai carabinieri su dove potrebbe essere seppellito il corpo della ragazza

Per questo motivo i carabinieri hanno annunciato un’intensificazione delle ricerche del corpo della ragazza. Durante la prossima settimana continueranno nell’area circostante l’azienda agricola della famiglia Bartoli, per la quale lavoravano gli Abbas e nella quale vivevano occupando un casolare insieme ai figli.

In particolare le ricerche proseguiranno con le perforazioni e i carotaggi di tutte le serre ad oggi non ancora esplorate che, sulla base delle evidenze raccolte, potrebbero essere state utilizzate come luogo per occultare il cadavere della ragazza. 

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