Al via le zone bianche in Italia: dal 1° giugno altre riaperture, ecco in quali regioni
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Al via le zone bianche in Italia: dal 1° giugno altre riaperture, ecco in quali regioni

Misure più leggere in arrivo per Sardegna, Molise e Friuli Venezia Giulia. Dal 7 giugno seguiranno Abruzzo, Veneto e Liguria. Ipotesi vaccini in discoteca

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28 Maggio 2021 - 07.48


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Dopo la parentesi non proprio felice della Sardegna, prima in zona bianca e poi passata direttamente in zona rossa lo scorso aprile, la stessa regione, e ora tutta l’Italia, crede e spera nella zona bianca. 
Secondo l’ultimo decreto del governo, infatti, il passaggio di fascia di Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna dovrebbe avvenire martedì 1 giugno, ma è possibile che venga anticipato. Poi, dal 7 giugno seguiranno Abruzzo, Veneto e Liguria.
“Con l’accordo di ieri (mercoledì, ndr), alcune regioni italiane già da lunedì della prossima settimana saranno in zona bianca”, afferma Mariastella Gelmini, ministra degli Affari regionali.
In zona bianca niente coprifuoco ma restano l’obbligo di mascherina e distanziamento. Si anticipano le riaperture. E’ quanto previsto nell’accordo tra ministero della Salute e Regioni sulle regole da applicare nella fascia con il livello più basso di rischio Covid. Le misure emergono dall’incontro di mercoledì tra il ministro della Salute Roberto Speranza che si è detto “soddisfatto” dell’intesa (“C’è la consapevolezza che serve ancora prudenza e gradualità”, ha sottolineato) e il presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga, a cui hanno partecipato anche Giovanni Rezza, direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, e Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di Sanità.
Queste linee guida saranno recepite in una prossima ordinanza del ministro, riferisce il ministero della Salute in una nota. “Rimane l’obbligo di mascherina – ha aggiunto – ma è un progressivo ritorno verso la normalità. Non è un liberi tutti, restano le precauzioni, ma grazie alla riduzione dei contagi e del numero delle vittime e alla buona riuscita della campagna vaccinale, stiamo andando in una buona direzione”.
La proposta condivisa prevede che – fermi restando i criteri base della prevenzione, mascherine, distanziamento, areazione e sanificazione luoghi chiusi -, una volta che una Regione entri nella zona bianca, sia superato il cosiddetto ‘coprifuoco’ e si possano anticipare al momento del passaggio le riaperture delle attività economiche e sociali per le quali la normativa vigente dispone già la ripresa delle attività in un momento successivo. Il riferimento per lo svolgimento delle attività – dettaglia la nota – è quello delle ‘Linee guida per la riapertura delle attività economiche e sociali’, adottate dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e degli altri protocolli.
Incidenze sotto i 50 casi per 100mila abitanti: ecco dove
Prosegue in tutta Italia la discesa dell’incidenza settimanale che, dal 21 al 27 maggio si attesta a 46 casi per 100 mila abitanti rispetto ai 66 della scorsa settimana. Stando, Friuli Venezia Giulia con 17, Sardegna con 13 e Molise con 12 registrano per la terza settimana consecutiva un’incidenza settimanale inferiore ai 50 casi per 100mila abitanti e per questo dal 31 maggio passeranno dal giallo al bianco. Sulla stessa scia, bianche dal 7 giugno se i dati dovessero essere confermati, seguono Abruzzo con 35, Liguria e Umbria con 28, Veneto con 30.
Anche Lazio, Lombardia, Piemonte, Trento, Puglia ed Emilia Romagna per la prima volta hanno registrato anch’esse un’incidenza settimanale inferiore ai 50 casi per 100mila abitanti e per questo se dovessero confermare il dato nei prossimi due monitoraggi dal 14 giugno anche loro raggiungerebbero la zona bianca.
Figliuolo a Cts-Regioni: “Valutare vaccini in discoteca per i giovani”
La struttura del commissario straordinario all’emergenza covid, Francesco Paolo Figliuolo, ha inviato alle Regioni e al Cts ”per le valutazioni di competenza” il protocollo sperimentale di Silb Fipe per la ”riapertura in sicurezza del settore dell’intrattenimento danzante nella piena compatibilità con la tutela della salute di utenti e lavoratori”. Inoltre nella mail si rappresenta ”la disponibilità degli utenti del settore stesso a poter contribuire attivamente alla campagna vaccinale nazionale anti covid, con un’attenzione dedicata al settore giovanile”.

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