La mamma di Luana: "Sognava il cinema ma è diventata famosa morendo sul lavoro"
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La mamma di Luana: "Sognava il cinema ma è diventata famosa morendo sul lavoro"

Il ricordo di Luana: “Pronta al sacrificio di alzarsi tutte le mattine alle cinque, salire sulla sua utilitaria e guidare fino a Prato per compiere il suo dovere in fabbrica"

La mamma di Luanda D'Orazio
La mamma di Luanda D'Orazio
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5 Maggio 2021 - 09.26


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La mamma di Luana D’Orazio, la 22enne morta sul lavoro in fabbrica a Prato, confida a “La Stampa” alcuni momenti della vita della ragazza, i suoi sogni e le sue passioni, e, nonostante il dolore, racconta:
“Amava la recitazione, la danza, la musica. E accanto ai sogni c’era il duro lavoro: Pronta al sacrificio di alzarsi tutte le mattine alle cinque, salire sulla sua utilitaria e guidare fino a Prato per compiere il suo dovere in fabbrica. Precisa, puntuale, generosa”. 
A parlare sulle pagine del quotidiano è la signora Emma, 53enne madre della ragazza.
“Il cinema era il suo sogno anche se stava molto con i piedi per terra…. ‘Mamma sarebbe bello se diventassi famosa’ mi diceva a volte, ma sempre con ironia. E certo mai avrebbe immaginato di diventare famosa morendo sul posto di lavoro”.
Poi l’amore per il suo bambino: Alessio, avuto a soli 17 anni e cresciuto da sola senza l’aiuto del padre. La madre della ragazza e nonna del piccolo ricorda:
“Luana era a tutti gli effetti una ragazza-madre e Alessio è cresciuto grazie a noi. Ero io che me occupavo quando lei era a lavorare. Lo accompagnavo alla scuola materna e poi aspettavamo che Luana rientrasse a casa alle 14”.
Commosso anche il ricordo del fidanzato Alberto, 27 anni, operaio. Sulle pagine del quotidiano racconta:
“Mi ha donato due anni meravigliosi. Non appena sarebbe finita la pandemia saremmo andati al concerto di Tiziano Ferro, le avevo regalato i biglietti l’anno scorso, poi era saltato tutto.
Avevamo anche in progetto di andare a Parigi. L’amava per il suo romanticismo. Ma ci accontentavamo anche di poco, del tempo che ci ha concesso il lockdown. Ed era bello stare anche con suo figlio, lei lo guardava adorante”.
Intanto è stata fissata per le prossime ore l’autopsia sul corpo della ragazza. A disporla il sostituto procuratore Vincenzo Nitti, che si sta occupando dell’indagine sull’incidente sul lavoro.
E proprio in vista dell’autopsia, due persone sono state iscritte sul registro degli indagati. Si tratta della titolare dell’orditura dove è avvenuto l’incidente mortale e dell’addetto alla manutenzione del macchinario da cui è stata risucchiata Luana D’Orazio.

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